Cinema#Giornalismo. Immaginario e narrazione, edito da 40due edizioni in libreria e online, è un lavoro unico, realmente. Mai prima d’ora era stato infatti affrontato e catalogato il rapporto e l’intreccio fra questi due mass media tanto amati quanto vituperati. Finalmente questa lacuna è stata colmata.
L’autore di questo lavoro originale e insieme titanico è Ivan Scinardo, giornalista professionista e direttore della sede siciliana, specializzata nel documentario, della più importante e antica scuola di cinema al mondo, il Centro Sperimentale di Cinematografia. Ed è qui che Scinardo negli ultimi dieci anni ha sviluppato una serie di ricerche sul rapporto fra cinema e giornalismo. L’Ordine di Sicilia, non ha caso, ha inserito il “Cinegiornalismo” fra i moduli della formazione obbligatoria degli iscritti.
Ed è così che arriva a noi Cinema#Giornalismo, frutto di tre instancabili anni di ricerche, raccolta dati, osservazione, visioni di film, incontri con i giornalisti, non supportato da alcuna precedente bibliografia, come detto, perciò diventando un autentico unicum tanto letterario quanto cinematografico.
L’introduzione dell’autore vede nella narrazione il principale motore che, da un antropologico bisogno di comunicare, ha accomunato cinema e giornalismo, i quali a un certo punto della loro vita hanno viaggiato insieme. Come cambiava l’uno, cambiava l’altro. E lo hanno fatto declinandosi in vari generi trasversali: dal newspaper movie al cinema investigativo, dal cinema d’inchiesta alla psicoanalisi e così via fino agli scenari futuri delle piattaforme digitali, come Amazon Prime Video e Netflix, sapientemente tirati in ballo nella copertina di Antonio Di Natale. Appassionante e toccante il ricordo dell’autore di quando affrontò gli esami di giornalista professionista ticchettando sulla macchina da scrivere “Lettera 22“, con quel filo di appassionata e appassionante nostalgia che ci farà da filo conduttore lungo tutto il libro.
Quello che risalta maggiormente, come anticipato, è lo sviluppo della storia del giornalismo attraverso il racconto cinematografico: lo scandalo di copiare gli articoli altrui in Miss Prima Pagina che oggi è diventata la routine delle redazioni; la triste analogia della “tv del dolore” ne L’asso nella manica (1951) di Billy Wilder con la tragedia di Vermicino nel 1981, e via dicendo.
A costo di ripeterci, lo affermiamo chiaramente: non lo sapevamo ma di questa guida ne sentivamo la mancanza e ora non possiamo più farne a meno...
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