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L' L' invenzione del balcone
Recensione
Gnocchi Gene
L' L' invenzione del balcone
Bompiani
2022
Gene Gnocchi - L'invenzione del balcone
"Quando porti un manoscritto ai vari editori, sai se lo leggeranno da come lo prendono e lo ripongono"
"Alcuni prendono i fogli e li radunano in una carpetta che copre la tua arancione quasi sempre con un'altra arancione e ci scrivono sopra il nome, altri non infilano il dattiloscritto nella borsa perché sanno che lo getteranno nel Po."
Questo libro fino a pagina centocinquantanove è divertente. Ma da pagina centosessantatré in poi diventa un vero e proprio spasso. Con questo non voglio dire che solo un quarto del romanzo di Gene Gnocchi,
L'invenzione del balcone
, edito da
Bompiani
, sia meritevole di lettura. Sta di fatto però che nella sezione finale intitolata
Inediti ritrovati
scoprirete una serie di straordinari e anacronistici carteggi, che tanto somigliano a degli scambi di mail. Straordinari perché i mittenti e i destinatari sono personaggi reali, contemporanei e del passato, protagonisti della storia della letteratura, della scienza, della cultura e dell'editoria
barra
spettacolo. Inizia l'autore
Gene Gnocchi
con una lettera a Nanni Balestrini (fondatore del Gruppo '63) per chiedere delucidazioni su un'annosa questione: quali erano esattamente i membri del Gruppo '63? E il carteggio surreale, comico, a tratti esilarante, coinvolge in un gioco, potremmo dire di
reply
e di
inoltra
, anche i destinatari e/o mittenti Alberto Arbasino, Giorgio Faletti, Andrea Camilleri, Alba Parietti, Carlo Lucarelli, Niccolò Ammaniti, Fabio Volo, Adriano Sofri, Michele Serra, Maurizio Costanzo, Ennio Flaiano. Segue poi il carteggio tra Gene Gnocchi e il matematico Kurt Gödel, quello tra Gnocchi e Benedetto Croce, quello tra Gnocchi, Italo Calvino, Sergio Tofano e Hanna-Barbera; e poi lo scambio con Gianni Rodari; Stephen King, Alberto Moravia, Robert Mapplethorpe. Tanti scrittori. Perché a suo modo il romanzo di Gene Gnocchi è una sorta di parodia del mondo della letteratura e dell'editoria. Lo si capisce sin dalle prime pagine, e qui ritorniamo indietro, quando l'autore ci racconta le difficoltà incontrate cercando di piazzare il proprio manoscritto presso qualche editore. E ci sono alcuni lampi comici che inquadrano alla perfezione lo stato attuale delle cose. Per quanto la scrittura di Gene Gnocchi si muova sempre sul confine tra surrealismo e campionario di battute, a riportare tutto giù per terra, nell'attualità, è la grande quantità di personaggi pubblici citati dal comico. Come quando in sogno accanto al vostro compagno di banco delle elementari c'è un attore, così procede la costruzione narrativa di Gnocchi, e ogni comparsata sul palcoscenico da parte del vip di turno, crea uno spiazzante effetto comico. Poi certo tutto il romanzo è satira dell'attualità, il gioco del lettore è proprio quello di scoprire come l'autore ha deciso di raccontarla, i suoi camuffamenti. E questo meccanismo subisce un'accelerazione perché il protagonista è convinto che il mondo sia finito. Per cui quel che resta è tragica parodia.
Gene Gnocchi - L'invenzione del balcone
216 pagg., 17 € - Edizioni
Bompiani 2011
(Narratori italiani)
ISBN 9788845268168
l'autore
08 novembre 2011
,
Bompiani
ISBN:
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Biografia
La biografia di Gnocchi Gene
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