"Subito dopo il creatore di una buona frase viene, in ordine di merito, il primo che la cita" Ralph Waldo Emerson, Letters and Social Aims
Tra romanzo e fiaba una storia divertente ma profonda sui valori della tradizione e dell’importanza del sogno nell’infanzia. Una favola per bambini moderna, allegra e delicata.
Lungo un percorso che si snoda dalle chiavi ai fazzoletti, dalle caramelle agli occhiali, Steven Connor intraprende un viaggio storico, filosofico e linguistico.
"Solitario" è una parola problematica che non andrebbe usata alla leggera. Mette a disagio le persone perché riassume in sé una serie di aggettivi più sgradevoli come "triste" o "stravagante". Io sono sempre stato benvoluto, stimato e rispettato, ma avere pochi nemici non equivale ad avere molti amici, ed è innegabile che in quella fase della mia vita fossi, se non solitario, almeno più solo di quanto avrei desiderato.
I conti non tornavano, adesso lo capiva, e il risultato era terribile: dovevano essere tutti quanti infelici affinché lui non perdesse l'onore.
Il passato di Mike Balestrieri ritorna, terribile e vendicatore; il male non solo non dimentica, ma dopo quarant’anni svela una terribile verità.
Rosa e Meskerem: due vite vicine in due paesi diversi tra loro (l’Italia e l’Etiopia) narrate da un autore sempre attento al tema della solidarietà.
L'aria della primavera portava le note dello sconosciuto neomelodico insieme al disordinato fracasso della strada trafficata. Un bambino cominciò a piangere e una donna esasperata gli urlò contro. L'imminenza dell'ora di cena cominciò a diffondere ovunque l'odore dell'aglio tritato. Dio, come gli piaceva quella città.
Allo scoccare delle undici, una fredda serata di aprile, una donna di nome Joey Perrone volò giù da uno dei ponti di lusso della nave da crociera Sun Duchess. Mentre precipitava nelle scure acque dell'Atlantico era così stupefatta che non riuscì nemmeno a farsi prendere dal panico. Ho sposato uno stronzo, pensò mentre s'infilava di testa tra le onde. (Incipit)
La luce che passava attraverso le tende mi si riversava addosso in strisce da prigione vecchio stile. Aspettai un bel po' su quella sedia, ma il tizio non si fece mai vedere. E visto quello che sarebbe successo dopo, sono arrivato a considerare il tempo passato ad aspettarlo come una linea di demarcazione nelle nostre vite, la sua e la mia.
Il giorno in cui sei venuto al mondo ho fatto appena in tempo a guardarti negli occhi, per capire se erano dello stesso colore dei miei. Verderame ce li avevi, come la colata di smalto che si dà sull'orlo delle brocche per decorarle. Poi hanno bussato alla porta con calci e pugni e gridato: "Polizia, aprite! Abbiamo un mandato di cattura per Bantine Bagolaris! Aprite o entriamo con la forza!"