Il viaggio della strega bambina

E' un libro estremamente coinvolgente, si ha la percezione di essere al fianco di Mary per tutta la durata del suo viaggio, sentendo gli stessi odori che lei con dovizia di particolari descrive. La sua magia buona ed incompresa si inserisce nel Nuovo Mondo, dove ancora una volta proverà a sopravvivere senza abbandonare le sue conoscenze. E con sguardo intelligente e privo di pregiudizi continua ad osservare il mondo che la circonda, dimostrando di essere pronta a non lasciarsi condizionare da niente e da nessuno.

Carino, ma niente di più. Forse mi sono persa molto leggendo prima questo e poi quello che ho scoperto essere il primo libro, ovvero “La strega bambina”. Ad ogni modo, non ho trovato quest'opera molto interessante, anzi l'ho trovata molto superficiale e poco precisa. Alcune parti sono molto utili a capire lo stile di vita e la società degli indiani d'America, ma tutto si arena di punto in bianco ad un certo punto della storia. Peccato, perchè la trama aveva un ottimo potenziale.

E’ un libro molto scorrevole e reso ancor più interessante dal fatto che sia stato realmente ritrovato cucito dentro una trapunta, è un fatto molto importante perché fa di questo romanzo una valida testimonianza visto che di quei processi ben poca cosa è rimasta. Non vorremmo mai che fra qualche tempo si cominciasse a dire che il processo alle streghe è tutta una roba inventata per mettere in cattiva luce la Chiesa (cosa in cui peraltro riesce bene da sola senza aiuto da terzi). Sapete com’è, visto che c’è gente che va in giro a proclamare che l’olocausto è tutta una balla, non si sa mai…