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Anno edizione: 1997
Anno edizione:
Anno edizione: 1989
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«Si fonda su un archetipo formale del tutto diverso da quello degli altri miei romanzi. È assolutamente omogeneo, senza digressioni, composto di una sola materia, raccontato con lo stesso tempo, è molto teatrale, stilizzato, basato sulla forma del vaudeville. In Amori ridicoli, si può leggere il racconto Il simposio, il cui titolo è un’allusione parodistica al Simposio di Platone. Lunghe discussioni sull’amore. Ebbene, questo Simposio è composto in tutto e per tutto come Il valzer degli addii: vaudeville in cinque atti» - Milan Kundera, L’arte del romanzo
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Trama interessante, lettura rilassante e scorrevole, periodi brevi, intrecci continui e ben orchestrati, uso di un linguaggio semplice e immediato, minuziosa descrizione di luoghi e personaggi. Una caratteristica di Kundera è che con una pennellata riesce dettagliatamente a descrivere l'animo umano. Questo è il terzo libro che leggo dell'autore. Qui ho l'impressione che abbia dato il meglio di sé... certo mi manca ancora da leggere il suo capolavoro più tutti gli altri, ma se si vuole iniziare a conoscere l'autore, questo libro è un ottimo espediente e punto di inizio.
Trama interessante, lettura rilassante e scorrevole, periodi brevi, intrecci continui e ben orchestrati, uso di un linguaggio semplice e immediato, minuziosa descrizione di luoghi e personaggi. Una caratteristica di Kundera è che con una pennellata riesce dettagliatamente a descrivere l'animo umano. Questo è il terzo libro che leggo dell'autore. Qui ho l'impressione che abbia dato il meglio di sé... certo mi manca ancora da leggere il suo capolavoro più tutti gli altri, ma se si vuole iniziare a conoscere l'autore, questo libro è un ottimo espediente e punto di inizio.
Se amate la letteratura russa, non potete non amare Kundera; in questo romanzo rivela se stesso, svela la grande influenza di autori come Dostoevskij (di cui si può riscontrare un diretto riferimento nel momento in cui viene citato il protagonista di “Delitto e Castigo”). I temi, di un certo spessore, vengono trattati attraverso più prospettive: quella psicologica, quella politica, quella morale e religiosa, e ciò avviene grazie alla grande quantità di protagonisti con personalità simmetriche e poliedriche al contempo. Non un’opera banale, ma un’opera che rivela una nobile necessità da parte dell’autore: quella di non perdersi in ricercatezze, ma di consacrarsi alla spontaneità, tanto da tinteggiare i capitoli di questo romanzo con sfumature teatrali e decisamente espressive
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