Lo straordinario viaggio di Edward Tulane. Ediz. illustrata

Edward avrà la possibilità di scoprire cosa sia veramente amare solo quando verrà perso e il mondo dorato a lui conosciuto svanirà aprendolo a nuovi incontri e nuove storie. Conoscerà il rifiuto, la cattiveria e il dolore, il senso di perdita totale, ma anche la generosità, l'affetto di chi lo salverà, facendolo sentire importante per la sua vita e amato. Questa favola va letta, riletta e meditata: è una metafora della vita, si nutre di simboli e ci riguarda tutti, piccoli o grandi. Come Edward, tutti noi possiamo vivere in un mondo "perfetto" in cui non ci viene chiesto nulla e l'amore degli altri non lo percepiamo, ritenendolo scontato, un mondo in cui lentamente i nostri sensi si assopiscono nella noia che la routine comporta fino a renderci corpo e mente di porcellana, preziosa e bella, ma fredda e fragile, incapace di provare calore e contatto vero, in balia dell'altrui volontà. Interessante la metafora dello sguardo di Edward, uno sguardo che solo alcuni sanno decifrare e che, anche quando ne è impossibilitato, cerca la luce e ne percepisce il calore e l'intensità (l'unica parte di lui che veramente "sente") e desidera ardentemente il cielo illuminato di stelle. L'amore che riceve ma non sa riconoscere e ricambiare, Edward lo imparerà in un viaggio che è tante vite. Commuove come lui impara ad ascoltare e a far parte veramente della vita attorno a lui, come scopre una parte ancora sconosciuta di sè attraverso il riflesso delle vite altrui che entrano in contatto con lui e per le quali lui sarà un dono. Si farà compagno di viaggio, sarà amico di strada, sarà la speranza di due bambini e l'espressione materna di altri, sarà l'infanzia ritrovata. Imparerà l'attesa anche quando tutto sembra perduto per sempre. Nulla, invece, di quanto abbiamo vissuto, è perduto perchè fa parte di noi e nessuno potrà mai togliercelo. Non importa dove sia casa: importante è sapere di essere stati amati. Lì è casa.