Il sopravvissuto

Vitaliano Caccia si presenta in ritardo al suo esame di stato e, impugnata una pistola, uccide sette membri della commissione. Unico superstite il professor Andrea Marescalchi, docente di storia e filosofia, lasciato in vita volutamente dall’assassinio. Il racconto affronta le problematiche relative all’adolescenza e alla scuola mentre il nostro professore si contorce in un complicato esame di coscienza. La scrittura è scorrevole anche se la prosa ricercata appare spesso come un esercizio di stile che l’autore vuole regalarci, quasi a volerci sorprendere. Nonostante ciò la lettura è piacevole e, spesso, induce alla riflessione.

E' un romanzo che racchiude in sè diversi generi letterari e incarna lo "spirito del tempo", dove la violenza è diventata "casuale" perché non viene dal nemico esterno, ma da uno spazio interno, subdolo.. Ci si interroga sul mistero dell'insegnamento con molto disincanto. Comunque il finale è fecondo di positività. Uno stile straordinario, una narrazione ricca di immagini e di idee, un lessico mai approssimativo. Un romanzo che si fa leggere a più livelli. Imperdibile !!!