La solitudine non è una festa. Il pensiero militante di Nicola Massimo De Feo

Nicola Massimo de Feo (1939-2002) ha insegnato Filosofia morale alle Università di Bari e di Lecce. Si è occupato del pensiero di Heidegger, Kierkegaard, Nietzsche, Marx, Weber, Lukács. Fin dall’inizio, la sua riflessione filosofica è stata attraversata da un intenso impegno politico che si è espresso negli anni sessanta e settanta attraverso la partecipazione al dibattito sul marxismo europeo e sulla razionalizzazione politico-economica della società contemporanea. Successivamente, la sua ricerca ha riguardato i contraccolpi dell’antagonismo sociale e delle crisi del capitalismo sulla cultura filosofica e sociologica degli ultimi centocinquant’anni. Il “pensiero negativo”, la teoria sociale e i movimenti rivoluzionari tedeschi della prima metà del Novecento sono stati fra i riferimenti più importanti del suo lavoro.
Fra i suoi studi più rilevanti vanno ricordati: Kierkegaard, Nietzsche, Heidegger. L’ontologia fondamentale (Milano 1964); Introduzione a Weber (Bari 1970-1995); Weber e Lukács (Bari 1971); Max Weber (Firenze 1975); Riformismo, razionalizzazione, autonomia operaia. Il Verein für Sozialpolitik - 1872-1933 (Manduria-Bari-Roma 1992); L’autonomia del negativo tra rivoluzione politica e rivoluzione sociale (Manduria-Bari-Roma 1992); La ragione sovversiva (Bari 2000).
Gli autori di questo volume rendono omaggio a questo filosofo, approfondendo e discutendo il suo pensiero militante e cercando di rilanciarne le domande radicali sulla condizione e sulla società in cui viviamo.

Contributi di: Alberto Altamura, Marino Centrone, Paolo Filippo Cillo, Pierangelo Di Vittorio, Ottavio Marzocca, Sandro Mezzadra, Toni Negri, Roberto Nigro, Andrea Russo, Marco Schirone, Furio Semerari, Anna Simone, Maria Sinatra.