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Anno edizione: 2019
Anno edizione:
Anno edizione: 2016
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Per gli amanti dei misteri, consiglio questo libro, davvero bello
Se il romanzo ha quattro stelle e non tre, è perché si è notevolmente riscattato andando verso il finale. I restanti tre quarti, erano ben scritti come sempre e lasciavano intravedere la possibilità di una trama intrigante, ma sono stati notevolmente rallentati dall'adozione in un punto di vista in terza persona limitata, con conseguente adeguamento al cambio di prospettiva e un eccessivo indugiare sulle dinamiche psicologiche. Mantenendo la stessa struttura de "Il giardino dei segreti", forse la Morton avrebbe potuto rendere la narrazione più dinamica.
In questo libro Kate Morton ci trasporta in una suggestiva e misteriosa Cornovaglia, fatta di lussureggianti giardini, feste eleganti e passeggiate all'aria aperta. Eleanor e Anthony sono all'apparenza la coppia perfetta: insieme da più di vent'anni, trascorrono serenamente le giornate con i quattro figli: Deborah, Alice, Clemmie e l'ultimo arrivato, Theo. Non ci sono nuvole all'orizzonte, non per loro. Troppo abituati ad essere l'invidia della gente, troppo assuefatti al loro ruolo di moglie e marito per poter scorgere pericoli in agguato. Ma il destino sa sempre come scompigliare le carte, per cui l'evento più atteso di tutto l'anno, la festa del Solstizio d'estate, diventa per loro l'inizio della fine. Il castello dorato che si erano impegnati a costruire crolla come carta, sotto il peso di bugie e sensi di colpa a lungo celati. Il piccolo di casa è sparito, e tutti i membri della famiglia sembrano sapere più di ciò che dicono. Cosa è successo davvero quella notte? E perché nessuno ha il coraggio di confessare la verità? Cosa si nasconde dietro quella facciata di impenetrabile perbenismo? A noi lettori il compito di scoprirlo, guidati anche dall'istinto della giovane detective Sadie Sparrow che, a settant'anni di distanza dal tragico evento, si imbatte per caso in questo mistero irrisolto. La ragazza, giunta in quella landa desolata per una vacanza forzata, non saprà resistere ai segreti che quella casa dimenticata dal tempo, incorniciata da alte siepi e sterpaglie, sembra impaziente di rivelare. La dimora degli Edevane è come un puzzle da rimettere insieme: ad ogni tassello si è più vicini alla verità eppure sembra di non venirne mai a capo. E questa impressione di essere sempre sul filo del rasoio è uno degli effetti che l'autrice è riuscita a garantire con il suo modo di scrivere sempre finalizzato all'infittirsi del mistero, anche grazie all'alternarsi di più voci narrative. Infatti, oltre alle parti dedicate a Sadie Sparrow e quindi al presente, molte altre indagano invece il passato, sia gli eventi della tragica scomparsa del piccolo Theo, sia le settimane precedenti, fino a giungere ai preludi dell'amore sbocciato tra la bella Eleanor e il suo galante cavaliere. Ogni personaggio ci racconterà di sé, dei propri sogni e dei primi amori. Ogni personaggio ci parlerà della sera del solstizio d'estate e di quello che stava accadendo in quel momento. Kate Morton ci guida in questi intricata matassa di segreti, per farci giungere sempre a nuove conclusioni, ogni volta credibili, e ogni volta errate. Ebbene sì, sembra proprio che la scrittrice voglia divertirsi con noi lettori. Alcuni potrebbero considerare questo gioco estenuante e la lettura prolissa, mentre devo ammettere che il non riuscire ad immaginare dove la storia volesse andare a parare mi ha piacevolmente stupito. Mi duole confessarvi però che, mentre molte delle ipotesi implicitamente suggerite mi avevano convinto, la rivelazione finale mi ha lasciato in parte interdetta e in parte delusa. Il destino del povero bambino mi è parso poco plausibile, mentre lo scenario che si apre dopo questa scoperta del tutto ridicolo, banale e fuori luogo. Potete quindi immaginare la mia amarezza nel vedere un libro così bello e avvincente, rovinato da un pessimo finale. È un po' come se la Morton avesse dipinto un bellissimo quadro per poi buttarci sopra della vernice nera. Per fortuna si riesce ancora a percepirne la bellezza, per quanto nascosta dall'ombra, a vedere i colori brillanti sotto quel nero pece.
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