Il ricercato

I libri di Lee Child - tranne forse i più incerti primi tre della serie - sono tutti così: veloci, facili, accattivanti. Reacher è un protagonista molto simpatico, alto uno e 93 con mani grandi come badili, con la passione per la caffeina e le donne in divisa. Un senso della giustizia tutto suo che lo porta a uccidere senza scrupoli. In questo romanzo fa una vera carneficina. Il segreto di Lee Child è tenere il suo protagonista sempre in movimento e affidarsi più all'azione che all'analisi. Non ci sono incastri da ricombinare per il lettore. C'è solo da seguire Reacher nei suoi spostamenti, nella certezza che lui ci porterà al redde rationem finale tra tavole calde, descrizione viabilistica minuta, informazioni quantitative su ogni cosa e la fama che lo precede di ex maggiore della polizia militare, infallibile e ora spietatamente sbandato. Ormai mi sono innamorata di Reacher, senza speranza dato che alle nostre latitudini gli uomini non sono così alti e per fortuna mano esiziali.

Se siete appassionati di libri di genere azione, non potete perdervi Lee Child e il suo "Il ricercato": di azione ce n'è in abbondanza, anche se sembra inizialmente trascinarsi su linee diverse. Jack Reacher, protagonista ormai famosissimo anche per l'interpretazione di Tom Cruise, fa storia a se e lo si ama sempre più, man mano che ci si addentra nelle sue avventure. Posso solo dire che ho letto il romanzo tutto d'un fiato, divorandolo: scritto bene, scorrevole, coinvolgente dalla prima all'ultima pagina, mi ha lasciata totalmente entusiasta e soddisfatta. Dal mio punto di vista, è un romanzo avvincente: per nulla banale, per nulla scontato e per nulla noioso.