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La prigione era la mia casa. Carcere e istituzioni totali nella letteratura polacca - Laura Quercioli Mincer - copertina
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La prigione era la mia casa. Carcere e istituzioni totali nella letteratura polacca
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Descrizione


La letteratura del carcere è un corpus sovranazionale di straordinaria ampiezza. In questo volume si affrontano narrazioni dal e sul carcere nella letteratura polacca, la letteratura di un paese dove, come affermava in un discorso del 1925 il padre della patria, Jozef Pilsudski, "molto a lungo il carcere è stato parte integrante della cultura nazionale". Questi testi, sia che trattino di detenuti politici e di opinione, che di criminali o di ladri, testimoniano dell'esistenza di una ferita e di uno "scandalo" nel corpo vivo delle nostre società, e dell'esigenza insopprimibile di rompere il silenzio sul carcere, di rifiutarne la rimozione.
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Dettagli

2014
314 p., Brossura
9788854877597

Conosci l'autore

Laura Quercioli Mincer

Laura Quercioli Mincer ha insegnato storia e cultura ebraica nei Paesi slavi all'Università di Roma "La Sapienza", letteratura ebraica contemporanea presso il Corso di laurea in Studi Ebraici del Collegio Rabbinico Italiano e letteratura polacca presso l’Università degli Studi di Genova.Fra i suoi ultimi volumi, la monografia Patrie dei superstiti. Letteratura ebraica del dopoguerra in Italia e in Polonia (Roma 2010), la traduzione e curatela del volume Cosa leggevo ai morti. Poesie e prose del ghetto di Varsavia del “cantore del ghetto di Varsavia” Wladyslaw Szlengel, (Casoria 2010), la curatela di Il Dibbuk. Fra due mondi, Cracovia-Budapest-Torino (2009), e di «Un ebreo resta sempre un ebreo»? Vicende dell’ebraismo e del messianesimo...

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