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Nationality Letteratura: Italia
Il popolo autore nella Figlia di Iorio di Gabriele d'Annunzio
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Il popolo autore nella Figlia di Iorio di Gabriele d'Annunzio - Annamaria Andreoli - copertina
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popolo autore nella Figlia di Iorio di Gabriele d'Annunzio

Descrizione


Il mito romantico del popolo autore, il mito dell'opera d'arte corale "che si fa da sé" non poteva trovare compiuta realizzazione se non sulla scena. La "Figlia di Iorio" (1903), capolavoro del d'Annunzio drammaturgo, ripropone un'antica leggenda dell'Abruzzo celtico e la vicenda, collocata in un tempo immemorabile, risolve vittoriosamente lo spinoso problema, tutto italiano, della lingua recitata. I personaggi della leggenda dannunziana riproducono gli accenti remoti delle nostre grandi Origini con tale perizia che il pubblico viene immerso nella temperie linguistica da cui sono nati la Divina Commedia o il Decameron. Non si tratta tuttavia di una tragedia antiquaria ma di una tragedia modernissima, in quanto punta su di una popolarità complessa, attiva e passiva: la prostituta redenta dall'amore è un'"invariante" della "Signora delle camelie" come della "Traviata". L'omaggio per la Duse appare evidente da parte di chi le offre, ai vertici della poesia, l'opportunità di non discostarsi dal suo repertorio più applaudito. La trafila compositiva della Figlia di Iorio mette oltretutto in luce le divergenze artistiche che determinano l'alleanza mancata fra i due "divi".
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Dettagli

2014
28 febbraio 2014
271 p.
9788898169351

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Annamaria Andreoli

ha insegnato Letteratura italiana nelle Università di Bologna e della Basilicata. Già presidente della Fondazione Il Vittoriale degli Italiani (1997-2008), è curatrice delle opere di d’Annunzio nei Meridiani Mondadori. Tra i suoi libri: Gabriele d’Annunzio (1985), D’Annunzio archivista (1996), Il vivere inimitabile (2000), Onde d’inchiostro. Marconi, D’Annunzio: storia di un’amicizia (2004), Più che l'amore (Marsilio, 2017). Ha diretto l’edizione critica delle lettere di d’Annunzio-Duse, Come il mare io ti parlo. Lettere 1894- 1923 (2014, a cura di Franca Minnucci)

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