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I falò dell'autunno
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I falò dell'autunno - Irène Némirovsky - copertina
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falò dell'autunno

Descrizione


Come molti altri della sua generazione, dalle atrocità della Grande Guerra il «piccolo eroe» Bernard Jacquelain è stato trasformato in un «lupo» avido di piaceri e di denaro, cinico e disincantato, e unicamente attratto dal mondo luccicante dei faccendieri, degli affaristi, dei politici corrotti. A niente servirà la presenza dolcissima della giovane moglie: lui ha voglia di avventure, e di quella mediocre vita piccoloborghese non sa che farsene. Ma il fuoco di molti incendi verrà a devastare i campi della sua vita: un amore sordido, una débacle finanziaria, un'altra guerra, un lutto atroce. Solo allora Bernard capirà che cosa vuole davvero – e saprà che da quel cumulo di ceneri può nascere una vita nuova.
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Dettagli

2016
Tascabile
28 gennaio 2016
248 p., Brossura
Les feux de l'automne
9788845930652

Valutazioni e recensioni

Luana82
Recensioni: 5/5
I fuochi della vita

C’è un’aspetto della Nemirovsky che adoro, il suo essere cruda nel descrivere la verità dei rapporti umani quasi sempre ipocriti e cinici. Quando siamo piccole ci raccontano la storiella del “vissero felici per sempre”, ma la realtà è ben diversa. L’amore fa male, i cuori il più delle volte si infrangono violentemente e spesso i rapporti più veri sono quelli costruiti sulle macerie della sofferenza. Il romanzo è diviso in tre parti e segue un arco di tempo che va dalla Grande Guerra (1912-1918) agli anni di pace che preparano un conflitto anche peggiore del precedente (1920-1936), all’esplodere della Seconda Guerra Mondiale (1936-1941). Protagonisti di questo romanzo sono alcuni personaggi della piccola borghesia francese. Conosciamo Thérèse ancora quindicenne alla vigilia della prima guerra mondiale e la salutiamo alla fine della seconda. Il titolo è emblematico. I contadini in autunno accendono grandi fuochi sui campi mietuti e pieni di stoppe per purificare la terra e prepararla ai nuovi raccolti, così come le due grandi guerre mondiali travolgono e cambiano la vita di Thérese e dei suoi uomini. Inflessibile, duro, a tratti nostalgico, “I fuochi dell’autunno” è una dichiarazione di ostilità nei confronti della Francia, paese che ha tradito l’autrice. Gli opportunisti, i cinici, i passivi sono quelli che la scampano sempre. “Non riesco più a vedere un’anima umana senza cercarci e scoprirvi delle tare e dei vizi. Mi restano così poche illusioni…”, così scriveva. Non credo che sarebbe sorpresa nel scoprire che quelle sue parole rappresentano anche il nostro oggi.

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YMD
Recensioni: 5/5

Bellissimo!

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YMD
Recensioni: 4/5

Recuperatelo!!

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Recensioni

4,88/5
Recensioni: 5/5
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Irène Némirovsky

1903, Kiev (Ucraina)

Scrittrice ucraina di religione ebraica.Irène Némirovsky, figlia di un ricco banchiere ebreo, fin da giovane venne allevata in modo da parlare fluentemente il francese. Della sua educazione si occupò infatti la tata Zezelle, di madrelingua francofona: la madre di Iréne, Anna Margoulis, non si interessava particolarmente alla formazione della figlia. Oltre al francese, la piccola imparerò il russo e l'inglese. Ben presto purtroppo le leggi razziali cominciarono a mordere: la famiglia Némirovsky si trasferì prima a San Pietroburgo, poi in Finlandia, infine in Svezia.Finchè, nel luglio del 1919 si stabilirono definitivamente in Francia, dopo un avventuroso viaggio in nave. Sembrava che tutto fosse tornato come prima: la famiglia comprò...

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