Le Le due guerre. Perché l'Italia ha sconfitto il... Le Le due guerre. Perché l'Italia ha sconfitto il terrorismo e non la mafia di Caselli Gian Carlo Due guerre e una sola trincea, la scrivania di un magistrato. Dalla Torino degli anni Settanta alla Palermo dei Novanta, trentacinque anni di storia italiana attraverso lo sguardo di un protagonista della lotta contro il terrorismo di sinistra e contro la mafia. Due guerre in difesa della democrazia, una vinta (quella contro il terrorismo), una in sospeso (quella contro la mafia). Dal processo ai capi storici delle Brigate rosse al pentimento di Patrizio Peci, dalle stragi di Capaci e via D'Amelio all'arresto di Totò Riina e di decine di altri latitanti, passando per il caso Cossiga/Donat-Cattin e il processo a Giulio Andreotti. In mezzo, il ricordo di tanti, troppi amici che, in questa storia aspra di rischi e di eroismi, combattendo hanno perso la vita. Memorie, interrogativi, domande e risposte. Gian Carlo Caselli racconta. (Postfazione di Marco Travaglio). Dettagli sul libro [chiudi] 2017 A cura di ; Traduzione di ; 211 p., brossura Melampo (I tascabili) ISBN 9788889533390 Argomento: Prezzo di copertina: € 15,00 1 recensione Nella libreria di 4 lettori Aggiungi ai tuoi libri Lista dei desideri Scrivi la recensione Crea un nanoscritto Inserisci una citazione Guarda il booktrailer Il voto della community 8,0 Libro € 7,50 Ebook € 6,99 Vendi la tua copia su Libraccio BOOKeca mostra altri Commenti Non sono presenti commenti per quest'opera. Vuoi essere tu il primo a scriverne uno? Recensioni (1) Streghetta il 27 feb 2014 20:38 Segnala abuso In questo libriccino Gian Carlo Caselli ripercorre la sua carriera in Magistratura a Torino prima e dell’esperienza alla Procura di Palermo poi. Un’analisi accurata e minuziosa fra il fenomeno... leggi tutto » In questo libriccino Gian Carlo Caselli ripercorre la sua carriera in Magistratura a Torino prima e dell’esperienza alla Procura di Palermo poi. Un’analisi accurata e minuziosa fra il fenomeno terrorismo e la mafia. Se nel primo caso lo Stato è riuscito a sconfiggere le Brigate Rosse, con la mafia, la partita è ancora aperta a causa delle troppe infiltrazioni in ambiti politico-economici del nostro paese. Caselli racconta anche il rapporto con Falcone e Borsellino e di quello che hanno dovuto subire in un clima molto teso per quegli anni, degli amici uccisi in agguati terroristici come Emilio Alessandrini, del caso Cossiga-Donat Cattin, e del famoso processo a Giulio Andreotti. « chiudi Mi piace - Piace a Nanoscritti Sei capace di riscrivere questo libro in 451 caratteri? Prova! Non sono presenti nanoscritti per quest'opera. Vuoi essere tu il primo a scriverne uno? Il parere della redazione di Wuz Sono un magistrato. E in questo strano Paese, ai magistrati, è capitato di trovarsi in guerra.Le ipotesi socio-politiche, i retroscena e le dietrologie − esercizi di analisi e conoscenza spesso importanti − non mi appartengono. Per abitudine (è nel dna del mestiere di magistrato) sono portato a parlare soltanto dei fatti che ho potuto constatare, vedere come sufficientemente riscontrati. Continua a leggere