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Il concordato preventivo e gli accordi di ristrutturazione. Con software - Enzo Sollini - copertina
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Descrizione


Il concordato preventivo, un tempo considerato procedura minore rispetto al fallimento, grazie anche alla drammaticità di un contesto socio-economico senza precedenti, ha assunto, nel corso degli anni, un'importanza crescente, in ciò favorito dal fatto che le modifiche via via apportate al r.d. n. 267/1942, da ultimo quella operata ex d.l. 21 giugno 2013, n. 69, conv. con I. 98/2013 (abrogazione della meritevolezza, abbassamento della percentuale necessaria per l'approvazione, eliminazione della misura minima dovuta ai creditori chirografari ecc.) sono sempre state finalizzate alla necessità di mantenere in vita l'azienda, intesa quale bene comune e fonte di ricchezza per la collettività (l'introduzione del concordato cd. in bianco ne è la prova evidente). Il testo, attraverso un attento esame degli articoli della Legge Fallimentare, analizza le molteplici novità introdotte dalle varie riforme, fornendo interpretazioni letterali, sistematiche e giurisprudenziali di grande utilità per chi, a vario titolo, sia chiamato in causa in una procedura di concordato preventivo, di ristrutturazione di debiti o di transazione fiscale. Allegato al volume (e scaricarle attraverso il QR Code), un pratico software per la determinazione del compenso del commissario giudiziale e del liquidatore.
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Dettagli

3
2013
7 ottobre 2013
Libro tecnico professionale
384 p.
9788891400284
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Indice

Parte prima: La riforma del concordato preventivo 1 L’Istituto del concordato nella vecchia normativa 1.1 Il premio per l’imprenditore sfortunato ma onesto 1.2 Le finalità del concordato preventivo 1.3 Le condizioni di ammissibilità 1.4 Gli effetti per il debitore e i creditori 1.5 Le conseguenze della non ammissione, non approvazione o non omologazione della proposta di concordato 1.6 Altre cause per la dichiarazione di fallimento dopo l’ammissione 1.7 Il decreto di ammissione 1.8 Il commissario giudiziale 1.9 La sentenza di omologazione 1.10 L’inadempimento della proposta omologata e la risoluzione 1.11 L’annullamento 2 Le caratteristiche del nuovo concordato preventivo 2.1 La necessità di una riforma generale 2.2 La miniriforma 2.3 Le caratteristiche salienti del nuovo concordato preventivo 2.4 Gli accordi di ristrutturazione 2.5 L’entrata in vigore della riforma del nuovo concordato preventivo 2.6 Le problematiche del periodo transitorio 2.7 Le difficoltà di raccordo con la vecchia normativa 2.8 Le modifiche normative e l’introduzione di nuovi istituti 2.9 La stabilità dei rapporti posti in essere prima del fallimento Parte Seconda Titolo III: Del concordato preventivo e degli accordi di ristrutturazione Capo I: Dell’ammissione alla procedura di concordato preventivo 3 I presupposti per l’ammissione alla procedura 3.1 Considerazioni generali 3.2 Lo stato di crisi 3.3 Nessuna condizione di ammissibilità 3.4 Il piano della proposta 3.5 La libertà di forma nella ristrutturazione dei debiti 3.6 Il trasferimento dei beni all’assuntore 3.7 La suddivisione dei creditori in classi 3.8 Il trattamento delle diverse classi di creditori 3.9 La valutazione in caso di soddisfazione parziale dei privilegiati 4 La domanda di concordato 4.1 Considerazioni generali 4.2 La presentazione della domanda 4.3 Il tribunale competente 4.4 La documentazione da allegare alla domanda, elencazione analitica 4.5 La relazione del professionista 4.6 Indipendenza e terzietà del professionista 4.7 La modifica della domanda 4.8 La revoca della domanda 4.9 La comunicazione al pubblico ministero 4.10 La domanda di concordato «in bianco» 4.11 Il termine per depositare la proposta e l’informativa periodica 4.12 Gli atti successivi al deposito della domanda in bianco 4.13 La nomina anticipata del commissario giudiziale 5 L’inammissibilità della proposta 5.1 Considerazioni generali 5.2 Le motivazioni dell’inammissibilità 5.3 Il decreto di inammissibilità 5.4 Le conseguenze dell’inammissibilità 5.5 Reclamo avverso la sentenza 6 L’ammissione al concordato 6.1 Considerazioni generali 6.2 Il controllo del tribunale e il decreto di ammissione 6.3 La nomina del commissario giudiziale 6.4 L’accettazione dell’incarico da parte del commissario giudiziale 6.5 La comunicazione della PEC al registro delle imprese 6.6 ll termine per la convocazione dei creditori 6.7 Il deposito della somma per le spese 6.8 Il compenso del commissario giudiziale in caso di mancato deposito 6.9 La cancellazione della trascrizione del decreto di ammissione 6.10 Le istanze di fallimento pendenti 7 I decreti del giudice delegato 7.1 Considerazioni generali 7.2 Il reclamo avverso i provvedimenti del giudice delegato 7.3 L’impugnabilità del decreto del tribunale che decide sul reclamo 7.4 Le modifiche portate dalla riforma organica 8 Il Commissario giudiziale 8.1 Considerazioni generali 8.2 La figura del commissario giudiziale 8.3 La responsabilità del commissario giudiziale 8.4 Reclamo avverso gli atti del commissario giudiziale 8.5 La revoca e le dimissioni del commissario giudiziale 8.6 Il compenso del commissario giudiziale 9 La pubblicità del decreto 9.1 Considerazioni generali 9.2 La pubblicazione e l’iscrizione nel registro delle imprese 9.3 La trascrizione del decreto nei pubblici registri 9.4 Le novità introdotte dalla riforma organica Capo II: Degli effetti dell’ammissione al concordato preventivo 10 L’amministrazione dei beni durante la procedura 10.1 Considerazioni generali 10.2 La direzione del giudice delegato, abrogazione 10.3 La capacità processuale del debitore 10.4 La vigilanza del commissario giudiziale 10.5 Gli atti di straordinaria amministrazione 10.6 Atti senza autorizzazione del giudice delegato 10.7 I debiti anteriori all’ammissione 10.8 I crediti sorti successivamente all’ammissione alla procedura 11 Gli effetti della presentazione della proposta di concordato per i creditori 11.1 Considerazioni generali 11.2 Il divieto delle azioni esecutive 11.3 L’esperibilità delle azioni cognitive 11.4 Il sequestro conservativo e il sequestro giudiziario 11.5 L’interruzione della prescrizione e della decadenza 11.6 L’inefficacia delle ipoteche iscritte nei tre mesi precedenti 12 Le norme del fallimento applicabili al concordato preventivo 12.1 Considerazioni generali 12.2 Gli effetti sui debiti pecuniari 12.3 La compensazione 12.4 I crediti infruttiferi 12.5 Le obbligazioni emesse 12.6 I crediti non pecuniari 12.7 La rendita perpetua e la rendita vitalizia 12.8 Le obbligazioni solidali 12.9 Formalità eseguite dopo la dichiarazione di fallimento 12.10 Effetti sui rapporti giuridici pendenti 13 I contratti in corso di esecuzione 13.1 Considerazioni generali 13.2 La richiesta di scioglimento dal contratto 13.3 I contratti in corso non soggetti alla disciplina 13.4 L’indennizzo per il contraente in bonis Capo III: Dei provvedimenti immediati 14 Le scritture contabili 14.1 Considerazioni generali 14.2 L’annotazione dell’ammissione alla procedura di concordato sulle scritture contabili 14.3 La disposizione e la conservazione delle scritture contabili 15 La convocazione dei creditori 15.1 Considerazioni generali 15.2 La verifica dell’elenco dei creditori 15.3 La convocazione dei creditori prima della PEC 15.4 L’introduzione della PEC nelle procedure concorsuali 15.5 La convocazione dei creditori tramite PEC 15.6 Il contenuto della comunicazione ex art. 171 l.f. 15.7 La convocazione in caso di numerosi creditori 15.8 Il rinvio della data di convocazione dei creditori su istanza del commissario giudiziale 15.9 La comunicazione agli obbligazionisti 16 Le operazioni e la relazione del commissario giudiziale 16.1 Considerazioni generali 16.2 La redazione dell’inventario 16.3 La relazione del commissario giudiziale 16.4 I termini per il deposito della relazione in cancelleria e la comunicazione ai creditori 17 La dichiarazione del fallimento nel corso della procedura 17.1 Considerazioni generali 17.2 Le ipotesi per la dichiarazione di fallimento 17.3 Le previsioni di fallimento ai sensi del secondo comma 17.4 La consecuzione delle procedure 17.5 La procedura di revoca dell’ammissione alla procedura di concordato 17.6 La comunicazione ai creditori tramite PEC Capo IV: Della deliberazione del concordato preventivo 18 L’adunanza dei creditori 18.1 Considerazioni generali 18.2 La partecipazione del debitore 18.3 La partecipazione dei creditori 18.4 I soggetti che partecipano all’udienza 19 La discussione della proposta di concordato 19.1 Considerazioni generali 19.2 La presenza del commissario giudiziale 19.3 Le ragioni dei creditori 19.4 Il diritto del debitore 20 L’ammissione provvisoria dei creditori contestati 20.1 Considerazioni generali 20.2 L’opposizione dei creditori esclusi 21 La maggioranza per l’approvazione del concordato 21.1 Considerazioni generali 21.2 Il diritto di voto 21.3 Il voto limitato ad una parte del credito 21.4 L’esclusione dal voto 21.5 L’approvazione del concordato 22 Le adesioni alla proposta di concordato 22.1 Considerazioni generali 22.2 Il verbale dell’udienza dei creditori 22.3 Le adesioni, da manifestazione espressa a silenzio assenso Capo V Dell’omologazione e dell’esecuzione del concordato preventivo Degli accordi di ristrutturazione dei debiti 23 La mancata approvazione del concordato 23.1 Considerazioni generali 23.2 Il non raggiungimento della maggioranza 23.3 Le conseguenze della non approvazione della proposta 23.4 La mutazione delle condizioni di fattibilità 24 L’approvazione del concordato e il giudizio di omologazione 24.1 Considerazioni generali 24.2 La fissazione dell’udienza di comparizione e l’avvio del giudizio di omologazione 24.3 La notifica ai creditori dissenzienti 24.4 La costituzione nel giudizio di omologazione 24.5 La costituzione del proponente 24.6 Il parere motivato del commissario giudiziale 24.7 L’intervento degli altri interessati 24.8 L’assunzione delle prove e l’omologazione 24.9 Gli adempimenti conseguenti al decreto di omologazione e l’impugnazione 24.10 Le somme spettanti ai creditori contestati, condizionati o irreperibili 24.11 La mancata omologazione 25 La chiusura della procedura 25.1 Considerazioni generali 25.2 Il termine massimo per chiudere la procedura di concordato 25.3 Le conseguenze dell’accorciamento del procedimento 25.4 La ragionevole durata delle procedure concorsuali 26 La cessione dei beni 26.1 Considerazioni generali 26.2 Il decreto di omologazione 26.3 Il liquidatore 26.4 Il comitato dei creditori 27 Gli accordi di ristrutturazione dei debiti 27.1 Considerazioni generali 27.2 Il tribunale competente 27.3 I presupposti dell’accesso alla procedura 27.4 L’accordo con i creditori 27.5 L’esperto e la sua relazione 27.6 Il deposito dell’accordo 27.7 Divieto di azioni per titoli e cause anteriori 27.8 Le opposizioni 27.9 L’omologazione 27.10 I benefici degli accordi di ristrutturazione omologati 27.11 Il reclamo contro il decreto del tribunale 28 La transazione fiscale 28.1 Considerazioni generali 28.2 La previsione della transazione fiscale 28.3 La proposta 28.4 La procedura 28.5 La comunicazione al commissario giudiziale 28.6 L’accettazione della transazione 28.7 La transazione fiscale negli accordi di ristrutturazione 28.8 La transazione fiscale fruibile anche dall’imprenditore agricolo 29 La prededucibilità dei crediti nel concordato preventivo e negli accordi di ristrutturazione 29.1 Considerazioni generali 29.2 La prededuzione dei crediti di finanziamento sorti in esecuzione della procedura 29.3 La prededuzione dei crediti di finanziamento sorti in funzione della procedura 29.4 La prededuzione limitata dei finanziamenti effettuati dai soci 30 La nuova finanza e i pagamenti di debiti anteriori 30.1 Considerazioni generali 30.2 La nuova finanza in prededuzione 30.3 Il pagamento di crediti anteriori nel concordato preventivo 30.4 Il pagamento dei creditori anteriori nell’accordo di ristrutturazione dei debiti 31 La riduzione di capitale per le società in crisi 31.1 Considerazioni generali 31.2 La sospensione degli effetti delle perdite sul capitale 31.3 La gestione della società ai soli fini conservativi 31.4 L’utilizzazione delle sopravvenienze a copertura delle perdite e ripianamento del capitale 32 L’appello contro il decreto che omologa il concordato 32.1 Considerazioni generali 32.2 La legittimazione a proporre reclamo 33 Gli effetti del concordato per i creditori 33.1 Considerazioni generali 33.2 Gli effetti dell’omologazione del concordato 33.3 I soci illimitatamente responsabili Capo VI Dell’esecuzione, della risoluzione e dell’annullamento del concordato preventivo 34 L’esecuzione del concordato 34.1 Considerazioni generali 34.2 L’attività di sorveglianza 34.3 Il secondo comma 34.4 La cancellazione delle formalità pregiudizievoli 35 La risoluzione e l’annullamento del concordato 35.1 Considerazioni generali 35.2 La richiesta di risoluzione del concordato 35.3 La «scarsa importanza» dell’inadempienza 35.4 La risoluzione e l’annullamento 35.5 Il termine per esperire l’azione di risoluzione o di annullamento 35.6 La decisione del tribunale 35.7 Gli effetti della risoluzione 35.8 La garanzia prestata da terzi 36 Il concordato con continuità aziendale 36.1 Considerazioni generali 36.2 Le modalità di prosecuzione dell’attività 36.3 Il piano e l’attestazione del professionista 36.4 I contratti pubblici dopo l’ammissione alla procedura 36.5 La partecipazione a gare per l’assegnazione di contratti pubblici 36.6 La cessazione dell’attività Parte Terza: Gli aspetti fiscali 37 Il contributo unificato 37.1 Il contributo unificato 37.2 Il pagamento del contributo unificato 38 L’imposta sul valore aggiunto 38.1 Aspetti generali 38.2 Le note di variazione IVA 39 L’imposta municipale propria (IMU) 39.1 Dall’imposta comunale sugli immobili all’imposta municipale propria, cenni 39.2 Il tributo nelle procedure concorsuali 39.3 La natura del tributo 39.4 Problematiche riguardanti l’IMU 40 Le imposte dirette, l’IRAP e le ritenute fiscali 40.1 Considerazioni generali 40.2 La irrilevanza della realizzazione delle plusvalenze e delle sopravvenienze 40.3 Gli effetti per il creditore 40.4 La decadenza dal regime della trasparenza 40.5 L’imposta regionale sulle attività produttive 40.6 Le ritenute fiscali 41 L’imposta di registro 41.1 La tassazione (della sentenza di omologazione) prima della riforma 41.2 La tassazione del decreto di omologazione 42 Sanzioni per omessi versamenti a seguito di ammissione alla procedura di concordato preventivo 42.1 Il divieto di pagamento dei debiti anteriori all’ammissione alla procedura 42.2 Le conseguenze del mancato pagamento dei debiti fiscali e contributivi APPENDICE D.M. 25-1-2012, n. 30 (G.U. 26-3-2012, n. 72). — Regolamento concernente l’adeguamento dei compensi spettanti ai curatori fallimentari e la determinazione dei compensi nelle procedure di concordato preventivo R.D. 16-3-1942, n. 267. — Disciplina del fallimento, del concordato preventivo e della liquidazione coatta amministrativa Bibliografia

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