A cena con Anna Karenina

Non dico siano "soldi buttati" perchè per me a prescindere i soldi spesi per un libro non sono mai buttati. Ma questo romanzo.. blaaa. Sono stata indotta in tentazione perchè caspita, come si può non sintonizzare le antenne se di sfuggita leggi tra gli scaffali il nome Anna Karenina? L'ho afferrato, ho letto la quarta di copertina.. un libro incentrato su un gruppo di donne newyorkesi facenti parte di un circolo letterario.. ok, lo prendo, mi son detta. Se vi aspettate di restar stupite/i ad ogni pagina: sbagliate; perchè si capisce fin dall'inizio che succede a Cynthia. Se pensate che finalmente diranno qualcosa di nuovo Trish, Jen o Elizabeth: sbagliate; perchè non fanno che ripetere sempre le medesime cose. Se pensate che dalle loro riunioni letterarie emergeranno acute analisi sui libri citati (Anna Karenina, Piccole Donne etc): sbagliate, e non sapete di quanto. Se pensate che le sei donne in questione hanno un profilo poliedrico degno di un quadro di Picasso: sbagliate; l'equivalente romanzesco della prospettiva artistica, a quest'autrice, è ancora sconosciuto. Se pensate che almeno lo stile sia godibile: sbagliate; avrete l'impressione di essere diventati d'improvviso dislessici. Odio essere infamona, e non perchè mi aspetto che qualcuno tenga conto del mio giudizio, ma semplicemente perchè non mi piace. E però questo libro è stato solo tempo perso, tempo che avrei potuto spendere in migliori letture! Avrei potuto lasciarlo a metà.. ma non sopporto di lasciare le cose fatte a metà, soprattutto i libri. Insomma, morale della favola: se come al solito dovete fare un viaggio in treno tipo Siracusa-Bologna e avete dimenticato il lettore mp3 nell'altra borsa, il vostro libro sul comodino, dei giornali interessanti sul tavolo della cucina, e chi vi è seduto accanto ha appena mangiato una pizza con l'aglio, allora si: leggete questo libro.