Un altro giro di giostra. Viaggio nel male e nel bene del nostro tempo

Come affrontare la scoperta di una malattia grave come il cancro, Terzani ci porta nelle sue paure e debolezze. Sceglie di curarsi nel posto più avanzato per le conoscenze medico- scientifiche; New York ma nello stesso tempo si chiede quale sia invece la risposta orientale alla cura, per questo alterna viaggi negli stati uniti e nell'asia, alla ricerca di risposte e di alternative di cura, consapevole che più che al corpo quest'ultime serviranno all'anima. Un lungo viaggio che lo porterà a confrontarsi con la speranza e la disperazione di chi si trova nella sua medesima situazione ma è nato nell'altra parte del mondo. Tra guru, santoni e varie pozioni, alla fine, Terzani troverà quello che cercava sulle vette dell'Himalaya. Ho trovato molto interessante soprattutto il capitolo rivolto alla decisione di passare ad una dieta vegetariana, personalmente adoro Terzani non posso che consigliarlo.

"Basta avere tempo e persino un reto di vita, uno già appannato e distante, può essere una gioia" (p. 108) Terzani ci racconta del suo un viaggio alla ricerca più di un senso che di una cura al "malanno" che lo ha colpito. Dagli "aggiustatori" di New York ai guaritori Indiani, Filippini, Cinesi, fino ad arrivare alla ricerca del proprio io nella solitudine dell'Himalaya. Un viaggio che porta il lettore a riscoprire le varie filosofie e religioni orientali alla ricerca del senso ultimo delle cose e che lo porta a riflettere sull'approccio occidentale al mondo e su "i pesi e le misure dai quali pensiamo che la nostra vita dipenda". Un viaggio che porterà il lettore a capire l'importanza di ogni singolo giorno, di ogni altro "giro di giostra" che gli viene concesso. Un viaggio al termine del quale Terzani arriverà a capire che anche la morte fa parte dell'esistenza umana e a chiedersi se una vita senza sofferenza sia da considerare una benedizione o una condanna in quanto solo il dolore spinge a porsi le domande e fa si che la vita stessa non venga sprecata.

Un grande autore che si supera in questo suo testo/diario personale. Terzani non solo fa comprendere al lettore i diversi modi con cui viene affrontato il cancro tra oriente e occidente, ma inserisce tradizioni, modi di vivere, leggende del popolo dell'est. Un libro che fa riflettere, che fa sentire il lettore come se fosse lì, accanto all'autore ad ammirare le meraviglie naturali che vengono descritte. Terzani non ha paura a mostrare la sua umanità e le insicurezze che da questa derivano, soprattutto in un momento difficile come questo. Da leggere con la massima calma e con la mente libera