Segreto di famiglia

Come romanzo di esordio della scrittrice Mikaela Bley, direi che non c'è male.. in quanto ho trovato la sua scrittura molto piacevole e scorrevole, e l'articolarsi dei capitoli dal punto di vista di diversi personaggi femminili interessante. La trama coinvolge, incuriosisce.. anche se devo dire che per me capire chi fosse il colpevole del brutto destino della piccola Lycke è stato chiaro sin dalle prime pagine.. e perciò il finale non è riuscito a stupirmi. Non solo l'ho trovato molto deludente, credo che la storia avrebbe potuto avere una conclusione più coinvolgente anzichè semplicemente triste come quella scelta dall'autrice. Comunque se siete in cerca di una lettura semplice e scorrevole con qualche caratteristica del thriller, con cui intrattenervi o distrarvi a fine giornata, può fare al caso vostro!

Non amo molti i thriller ambientati nel Nord Europa, forse perchè non capisco il loro stile di vita, così lontano dal mio. Ma devo ammettere che questo Segreto di famiglia di Mikaela Bley mi ha coinvolto. Un'ottima trama con personaggi ben delineati ed intriganti, una lettura che ti prende e ti coinvolge pienamente. Un libro davvero da non perdere e, se tanto mi da tanto, non vedo l'ora di leggere il prossimo libro, direi capolavoro dell Bley. Benvenuta nell'olimpo delle scritttrici nordiche.

Mikaela Bley ha sorpreso tutto con il suo thriller di esordio. Si tratta di un romanzo con un ritmo molto serrato con una narrazione sviluppata in modo magistrale che si evolve pagina dopo pagina. Il punto di vista continua a cambiare, per ogni capitolo c’è un personaggio diverso. Questo passaggio consente di avere un’idea sempre più ampia dei fatti narrati. Le ultime pagine sono le più toccanti è lì che si svela tutto. Un thriller che ho amato dalla prima all'ultima pagina.