Quasi alla deriva. Canzoniere d'amore e disamore

La poesia di De Biasio è sempre attenta a un dettato formale regolato dalle misure metriche o ritmiche della tradizione, a una lingua pulita ed efficace nel rendere immagini mai sfumate, ma nette come la luce dei paesaggi dell'alto pordenones. Si deve aggiungere l'ambientazione, da quinta di teatro, di questa poesia che spazia dalla Valcellina a Venezia, alla Cina e lungo strade ferrate, rotte di vaporetti e battelli, traiettorie areonautiche, vie ciclabili, pedonali, o podistiche. Nonostante l'inclinazione ad allargare infinitamente le prospettive della visione e del senso, non c'è mai decadente fuga dalla realtà, ma un "tener duro", un'emergenza del carattere, di una libertà. E c'è anche una dolcezza che non viene rimossa, ma puntellata piuttosto, difesa dalla necessaria corazza dell'asprezza e dell'ironia.