L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
Uno dei campi di indagine più fecondi della stagione del Triennio repubblicano è legato alla storia religiosa e alle scelte politiche operate dal clero: le vicende personali dei tre sacerdoti dell’aria insubre (Milano-Varese-Como), qui analizzate, possono considerarsi emblematiche. Felice Lattuada, il più noto fra i tre sacerdoti, fu uno dei più accesi giacobini del Triennio, protagonista delle vicende milanesi ma profondamente legato a Varese di cui fu prevosto. Partecipò con fervore alla costruzione di quella società nuova, fondata sulla libertà e l’eguaglianza che si definì con il tramonto dell’Antico Regime. Il secondo ritratto offre la ricostruzione delle vicende legate al colto e aggiornato parroco di Ramponio, in Valle Intelvi, Bartolomeo Passerini. La ricchezza e le suggestioni dei suoi scritti, ascrivibili ai fermenti culturali degli ultimi decenni del XVIII secolo, permettono di cogliere il meditato approdo alle idee repubblicane di cui si fece, in Como, uno strenuo sostenitore. Nella sua riflessione il variegato impasto illuminista e repubblicano rimane sempre profondamente legato alle dottrine cristiane, rendendo Passerini un autentico rappresentante dell’«evangelismo repubblicano». Incapace di accettare l’involuzione autoritaria di Napoleone fu accusato di cospirazione e condannato a morte. Nemico dichiarato delle idee repubblicane, fedele alla Monarchia austriaca e alla Chiesa Cattolica, si presenta invece l’esperienza del comasco Giulio Cesare Gattoni. Ostile alle novità politiche, partecipò invece al fervore illuministico per il progresso delle scienze: fu il primo mecenate di Alessandro Volta e si tenne in contatto epistolare con molti scienziati europei. Emergono tre ritratti dalle tinte molto diverse. Appassionato e sanguigno Lattuada; teologo, politico raffinato e personalità tormentata Passerini; capace di cogliere le novità scientifiche ma non quelle politiche Gattoni.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore