Luoghi comuni. La città come laboratorio di progetti collettivi
di Paba Giancarlo
In questo volume il territorio viene inteso in tutta la sua ruvidità, tormentata assurdità, capacità di assorbimento degli avvenimenti naturali e umani. Le partizioni e le tracce degli insediamenti, i perimetri mentali delle appartenenze e delle identità, le rughe delle percorrenze e degli usi, sono considerati come occasione di trasformazione positiva del modo collettivo di abitare i luoghi. Ugualmente ruvida e turbolenta è la crosta sociale del territorio: il mosaico di abitanti, popolazioni, comunità. Il metodo paziente della costruzione sociale della città viene indicato come l'unico strumento che possa dimostrarsi capace di creare nuove cittadinanze e nuove società.