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Gli arditi della grande guerra. Origini, battaglie e miti
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Gli arditi della grande guerra. Origini, battaglie e miti - Giorgio Rochat - copertina
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arditi della grande guerra. Origini, battaglie e miti

Descrizione


Gli arditi dei reparti d'assalto creati nel 1917 per la guerra di trincea sono ancora oggi accompagnati da una leggenda di valore e ferocia alimentata dalle loro imprese belliche, ma anche dal ruolo politico che ebbero in guerra e più apertamente nel dopoguerra, e poi dalla propaganda fascista, che li presentò come precursori del regime e come modello di un nuovo tipo di combattente politicizzato. Questo mito non era mai stato sottoposto a critica storica per l'insufficienza delle fonti archivistiche e ufficiali, per la complessità di una vicenda in cui si intrecciano fattori militari e problemi politici e per il ritardo generale degli studi sulla "grande guerra". In questo volume Giorgio Rochat, che nei suoi studi ha sempre cercato di unire storia militare e storia politica, affronta per la prima volta le vicende e le leggende degli arditi dalle trincee della prima guerra mondiale alla strumentalizzazione fascista del combattentismo. In particolare ricostruisce le origini e il ruolo militare dei reparti d'assalto nel 1917-18, le loro imprese e i loro successi, che provocarono il rapido sviluppo della specialità e la resero popolare. Studia parallelamente il ruolo politico degli arditi, che vennero ad impersonare la volontà di vittoria a tutti i costi, ma anche l'implicito rifiuto delle tradizioni e delle istituzioni dello stato liberale e del suo esercito. E infatti gli arditi subito dopo l'armistizio si schierarono con il nascente fascismo, assumendo il ruolo di punta nell'offensiva antisocialista; erano però troppo legati ai miti della violenza armata e della guerra nazionalista per riuscire a dar vita ad un movimento politico proprio. Sulla base di ampie ricerche sulla stampa e negli archivi della polizia, Rochat documenta infatti come l'arditismo si ridusse ben presto a movimento subalterno al fascismo mussoliniano, strumentalizzato prima dalle molteplici forze di destra che cercavano di inserirsi nel nuovo regime, poi dalla propaganda fascista in implicita contrapposizione all'esercito regolare.
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Dettagli

2017
24 agosto 2017
251 p., ill. , Brossura
9788861024199

Conosci l'autore

Giorgio Rochat

1936

È un accademico, storico e saggista. È stato professore di storia contemporanea e poi di storia delle istituzioni militari nelle Università di Milano, Ferrara e Torino. Ha studiato e studia la storia militare, coloniale e politica dell'Italia contemporanea.Membro del direttivo dell'Istituto nazionale per la storia del movimento di Liberazione in Italia e della «Rivista di storia contemporanea», Rochat ricopre la carica di vicepresidente del centro interuniversitario di studi e ricerche storico-militari e della Società di studi valdesi.Tra le sue opere più recenti: La Grande Guerra 1914-1918 (con Mario Isnenghi, Bologna 2000 e 2008); Le guerre italiane 1935-1943 (Einaudi, 2005 e 2008).

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