Dell'arte poetica di Aristotele Il più antico trattato di estetica letteraria pervenutoci, la Poetica di Aristotele, fu scritto probabilmente nell'ultima parte della vita del filosofo, quando insegnava ad Atene (335-323 a.C.). Lungamente meditato, era forse composto di due libri, dei quali solo il primo è giunto fino a noi. Vi si analizzano la tragedia e l'epica, contiene i temi chiave della riflessione poetica e definisce criteri in seguito recepiti da tutta la tradizione: dalla definizione dell'arte poetica come mímesis del reale che diventa una forma di conoscenza, alla classificazione dei generi secondo l'oggetto, il modo e i mezzi dell'imitazione; dalla riflessione sulla funzione insieme razionale ed emotiva, conoscitiva e edonistica dell'arte, fino a quei concetti chiave come páthos e catarsi che ancora oggi utilizziamo. Dettagli sul libro [chiudi] 2018 A cura di Gallavotti C.; Traduzione di ; 154 p. Mondadori (Oscar classici) ISBN 9788804701262 Argomento: Prezzo di copertina: € 9,00 1 recensione Nella libreria di 1 lettore Aggiungi ai tuoi libri Lista dei desideri Scrivi la recensione Crea un nanoscritto Inserisci una citazione Guarda il booktrailer Il voto della community 10,0 Libro € 9,00 Vendi la tua copia su Libraccio BOOKeca mostra altri Commenti Non sono presenti commenti per quest'opera. Vuoi essere tu il primo a scriverne uno? Recensioni (1) librisenzaglo il 08 ago 2020 10:28 Segnala abuso Come meglio specificato nei Lineamenti Storici che introducono Dell’arte Poetica di Aristotele, edizione curata da Carlo Gallavotti per la Mondadori, si tratta di un’opera di appunti o lezioni... leggi tutto » Come meglio specificato nei Lineamenti Storici che introducono Dell’arte Poetica di Aristotele, edizione curata da Carlo Gallavotti per la Mondadori, si tratta di un’opera di appunti o lezioni dedicata da Aristotele alla cerchia ristretta della sua scuola peripatetica. L’indagine di Aristotele è una rivendicazione realistica della poesia contro la condanna platonica. La definizione della poesia come mimesi è molto più antica di Platone, ma Aristotele rivaluta il concetto di mimesi sotto un duplice aspetto: sia come istruzione dell’uomo sia come un superiore diletto dell’animo. Concepisce la poetica (ars poetica) come un mestiere: è un’ars, una tecnica, che ha bisogno di norme dettate dalla coerenza artistica della vicenda rappresentata e non dal piano morale. Le norme del mestiere non potrebbero però mai da soli produrre un poeta eccelso. Platone vedeva nella mimesi artistica una degradazione della realtà, Aristotele una intuizione del vero. Per la prima volta viene affermata l’autonomia dell’arte, che è una categoria a sé stante dello spirito. Il trattato si concentra sulla tecnica della composizione poetica, ovvero su contenuto e forma. Ma la costruzione logica non esclude l’estro, la fantasia. La poesia è dunque un logos che parla all’animo della gente e non alla ragione... Se ti è piaciuto l'inizio, continua a leggere la recensione sul blog pop nerd di Libri Senza Gloria: http://librisenzagloria.com/scriveresenzagloria3-dellarte-poetica-di-aristotele/ « chiudi Mi piace - Piace a Nanoscritti Sei capace di riscrivere questo libro in 451 caratteri? Prova! Non sono presenti nanoscritti per quest'opera. Vuoi essere tu il primo a scriverne uno?