Cronache marziane

Clamorosi viaggi interstellari con esiti sempre inaspettati. Soprattutto i racconti delle tre missioni che raggiungono il pianeta rosso sono quanto di meglio scritto da Bradbury al pari degli altri famosissimi scritti. L’autore racconta in effetti come anche su un pianeta lontano i sentimenti degli abitanti non possano poi differire da quelli nostri sulla terra. La fantascienza con la lettera iniziale maiuscola, che ti fa riflettere, sorridere e rabbrividire anche. Forse non c’è poi tanto bisogno di spingersi nell’ oscurità dello spazio se poi quando arrivi a destinazione le tue aspettative saranno irrimediabilmente impreviste.

Non so quante volte mi sono sentito dire che la fantascienza è un genere di serie B, e non so quante volte ho risposto con questa frase: "Leggi Cronache Marziane di Ray Bradbury e poi ne riparliamo". Ovviamente i pregiudizi sono difficili da superare, e le persone alle quali ho dato questo consiglio ancora non lo hanno seguito. Spero lo faranno presto, perchè non sanno davvero cosa si perdono. Raccolta di racconti legata da un filo conduttore sottile ma perfettamente distinguibile, contiene delle vere e proprie perle che lo innalzano tra le grandi opere della letteratura contemporanea. La Terra sta andando in malora, martoriata dalle guerre, perciò gli uomini partono in direzione di Marte, alla ricerca di terre da colonizzare una volta che il nostro pianeta avrà fatto il suo tempo. Ma Marte non è disabitato. Gli incontri coi Marziani saranno vari, diversamente indimenticabili, e alcuni racconti sono dei veri e propri gioielli di valore inestimabile. Leggete il racconto "... And the moon be still as bright" con attenzione, e poi mi direte se non ho ragione. Un tizio di nome Spender vi rimarrà nel cuore, così come il resto del libro, che si presta a varie riletture perchè sempre piacevole e carico di spunti di riflessione.

Ray Bradbury è sempre stato uno scrittore di racconti molto produttivo che iniziò a scrivere le sue storie da giovanissimo. Immaginate ora di prendere un buon numero di suoi racconti a tema Marziano, di metterli in un ordine tale da creare una storia lunga decenni, aggiungete infine qualche collegamento e/o informazione temporale tra i racconti in modo da farli diventare capitoli, ed ecco che esce un breve romanzo che per me è e resta un capolavoro. Siete mai stati in Arizona? Le sue descrizioni di ambiente marziano mi riportano ai paesaggi dell'Arizona. Non mi stupirebbe se il tempo in cui ha vissuto in questo Stato lo avesse ispirato per le sue storie.