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ho letto il libro più per simpatia che per necessità. Infatti io ho GIA' sposato una russa ed ho voluto vedere se le valutazioni fatte nel libro corrispondevano a quelle che già pensato e conoscevo. Devo dire con sincerità che ho trovato sintonia sotto tanti aspetti, primo fra i quali, il desiderio della donna russa di essere moglie e famiglia. Ho apprezzato anche il fatto che l'argomento sia stato trattato con serietà , in contrasto con gli stereopiti comuni e la banalità di certe argomentazioni.
Alcune osservazioni sulla donna russa. La prima è che la russa non è una qualsiasi donna dell'Europa orientale. E' nata nella più grande ( per estensione ) nazione del mondo e questa coscienza condiziona la sua ottica delle distanze e le fa vedere la politica estera con la mentalità del cittadino di una grande potenza. In generale la donna russa, della generazione che ha trascorso gli anni della prima giovinezza nel mondo sovietico, è stata provata dagli anni novanta. Periodo in cui riferimenti e sicurezze crollarono drammaticamente. Per conseguenza è sensibile ai pericoli che il futuro può riservare, è pronta a costruire qualcosa di solido e non disdegna attenzione e rispetto al suo status di donna moderna, che poggia però su riferimenti familiari ed emozionali che vengono da lontano. Più che come, direi perché sposare una donna russa. Parlo per esperienza diretta: per la devozione maritale alla quale in Italia non siamo abituati. " Decidi tu, sei mio marito! " è una frase inaspettata, di grandissima responsabilità e di grande e fiduciosa attesa che, detta con dolcezza e accompagnata da uno sguardo limpido, scuote l'animo più di di una scossa elettrica. E impone prudenza, generosità, comprensione e fantasia nella risposta.
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