Che fine ha fatto Mr Y

La copertina e il bordo nero delle pagine rendono il libro molto bello alla vista. La storia però non prende, l'idea di fondo era davvero buona però viene sviluppata male. Molto spesso ci si perde in descrizioni lunghe e noiose come se fosse un libro di scuola per poi arrivare al finale frettoloso e secondo me con poco senso. Non è completamente da buttare questo libro però si poteva fare sicuramente meglio.

Io in questa Troposfera mi ci son buttato a copofitto. L'autrice ha creato un thriller attorno alla curiosità che da sempre tratteggia i desideri umani. Ci pone di fronte alle possibilità, ai se ed ai ma che, ogni giorno, chi più, chi meno si pone. Ci pone di fronte ad una metaforica scelta: "Leggeresti un libro anche se maledetto? Leggeresti un libro che promette il sapere ma che colleziona cadaveri?" Ci pone una domanda importante: Cosa saremmo disposti a fare pur di sapere? Evidentemente la protagonista è disposta a fare molto; a correre rischi; a mettersi in gioco. La trama è sviluppata in maniera lineare, senza troppi scossoni, il che aiuta a seguire il filo logico delle molteplici digressioni di Ariel Manto. Tra una vicenda e l'altra veniamo catapultati in un reame ricco di citazioni letterarie, aforismi filosofici, trattati di fisica quantistica. La scrittrice sa e le piace farlo vedere. Di tanto in tanto la concentrazione viene messa alla prova, cercando di raccapezzarsi tra elettroni, componenti per medicine omeopatiche, tesi darwiniane e passaggi di Heidegger. Il tutto ha sicuramente accresciuto la mia curiosità e la mia "smania" di voler capire cose che sinceramente non ho mai afferrato intuitivamente (vd. fisica, chimica ed affini). Le domande si susseguono, le risposte scarseggiano...metafora dell'esistenza.

L'idea di base non era male è stata solo mal sviluppata. E' una storia noiosa tanto che si fa fatica a finirla, i personaggi sono senza spessore e le numerose teorie filosofiche, scientifiche e fisiche sono inconsistenti. L'unica nota positiva é la copertina.