Il libro prende in esame l'opera architettonica di Baldassarre Peruzzi (Siena 1481 - Roma 1536), la cui forma, fra gli architetti del tempo, è stata sistematicamente esaltata tanto nelle fonti letterarie cinquecentesche, quanto negli studi dedicati alla sua opera nelle epoche successive. In particolare, dell'artista viene analizzato il rapporto con l'antico, visto come osservatorio privilegiato per i processi creativi in vario modo connessi al maestro senese. Il volume si apre con un saggio introduttivo di Burns, e prosegue con l'analisi di tutte le opere del maestro, articolata nei seguenti saggi: Peruzzi e l'antico; studiare le cose di Roma; la regola fuori di regola; le belle maniere dell'architettura; l'ideale antico oltre il modello, ecc.