Compositore. Allievo di A. Casella e di A. Benedetti Michelangeli (pianoforte), approfondì la sua formazione musicale ai Corsi estivi di Darmstadt, a cui partecipò nel 1950 (tornandovi poi ripetutamente sino al '60). Fu tra i primi in Italia ad adottare con rigore la tecnica dodecafonica. Decisiva per la sua esperienza è stata la lezione della Scuola di Vienna, in modo particolare di Webern: una lezione accolta nelle sue più preziose illuminazioni sonore, nelle rivelazioni timbriche. Nei suoi momenti più maturi la scrittura di T. presenta una limpida decantazione, un segno aereo e sottile, trame esili e preziose. Tra i lavori più significativi quelli su testi di Trakl (Helian, 1954; Gesang zur Nacht, 1962; 6 Notturni, 1966) e di Charles d'Orléans (Rondeaux per 10, soprano e 9 strumenti; Préludes et rondeaux, per soprano e clavicembalo, 1963-64; La guirlande de Blois, per soprano e pianoforte, 1978). Vanno inoltre ricordati Aubade per 6 strumenti (1965), Some Other Where per orchestra (1977), 4 Capricci per pianoforte (1954-69), e due opere teatrali di grande concentrazione espressiva, ancora su testo di Trakl: Blaubart (1972-77) e Barrabas (1981-85).