(Stalinabad, oggi Dušanbe, 1932) scrittore russo. Dopo qualche racconto pubblicato in patria, acquistò notorietà con il romanzo Vita e straordinarie avventure del soldato semplice Conkin (1975), ambientato durante la seconda guerra mondiale, che smaschera l’assurdità dell’apparato bellico e di tutta la società sovietica. Le sue prese di posizione in difesa di vari dissidenti gli costarono l’espulsione nel 1980 e il trasferimento in Germania. Autore di romanzi antiutopistici (Mosca 2042, 1987, nt) o amaramente satirici (Propaganda monumentale, 2002) e di saggi (L’Unione Sovietica antisovietica, 1985, nt), V. ha saputo trasformare la propria esperienza autobiografica in narrativa, facendone una sorta di microdossier, secondo il costume del dissenso che puntava tutta la propria attività sulla testimonianza documentata (Ivan’kiade, o il racconto di come lo scrittore Vojnovic si installò nell’appartamento nuovo, 1976, nt; Il caso 34840, 1994, nt).