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Cartaceo o ebook? I consigli di lettura degli scrittori per l'estate 2012
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Cartaceo o ebook? I consigli di lettura degli scrittori per l'estate 2012
Cosa leggono gli scrittori in vacanza? Quali saranno i loro libri per l'estate? Alleggeriranno i bagagli optando per il digitale o resteranno fedeli ai pesanti volumoni cartacei? Lo abbiamo chiesto a un gruppo di scrittori per avere da loro alcuni consigli di lettura e sondare il loro rapporto con il digitale.
Beppe Severgnini
Digitale
:
Americana
di
Don DeLillo
(prima metà ottima, poi diventa cervellotico - peccato. Ma il vecchio DDL resta il migliore sulla piazza, e lo si intuisce anche in questo libro che ormai ha quarant'anni)
The Calcutta Chromosome
di
Amitav Gosh
(conosciuta Calcutta in gennaio, conosciuto autore a Torino in maggio: sono curioso. E poi è un gran titolo, no?).
Cartaceo
:
A Capitalism for the People
di
Luigi Zingales
(presento la versione italiana/Rizzoli in Sala Buzzati al Corriere, il 19 settembre, insieme all'autore).
The Art of Fielding
di
Chad Hardbach
(mentre ero in giro per gli USA molti l'hanno definito il miglior romanzo americano del 2011, sarà il mio supertomo estivo, ogni anno ne scelgo uno).
ndr. il volume di Hardbach è uscito in
traduzione italiana
per Rizzoli nel 2012.
Star Island
di
Carl Hiaasen
(Florida come gabbia di matti: sono un fan di Hiaasen da tempo. Grande lettura da aereo e aeroporto).
Neropioggia
di
Flavio Soriga
(Sardegna a-turistica: sono a metà, riservo il giudizio).
Pantumas
di
Salvatore Niffoi
(scrittore antico e moderno, come dice la mia amica DB. Da leggere sotto il ginepro a Rena Majore).
Daria Bignardi
Quest'estate ho intenzione di leggere:
I primi tornarono a nuoto
di
Giacomo Papi
,
Qualcosa di scritto
di
Emanuele Trevi
,
Open. La mia storia
di
Andre Agassi
,
Resistere non serve a niente
di
Walter Siti
e
A Hologram for the King
di
Dave Eggers
.
Tiziano Scarpa
Sono già in vacanza e ho portato con me
Anabasi
di Senofonte nella nuova traduzione di Dino Baldi, pubblicata da Quodlibet. Il traduttore e curatore dice che quest'opera di Senofonte dà il meglio di sé se letta come un libro di avventure, e ha pienamente ragione: situazioni incredibili, rovesciamenti di fronte, tradimenti, episodi narrati con vigore e che comunque, oltre a essere senpre sorprendenti, hanno anche una sostanza concettuale memorabile, fanno riflettere su che cosa significa comandare, avere autorevolezza, essere leali o diffidenti, eccetera.
Per la saggistica, consiglio un libro di
Boris Groys
,
Art Power
, edito da Postmedia: secondo me può interessare non solo chi si occupa di arte contemporanea ma anche chi vuole capire come mai, al centro della nostra epoca, ci siano temi, figure, comportamenti come l'ansia di documentare tutto, il museo come paradigma di ciò che è reale e ciò che non esiste, il destino digitale delle immagini, ecc.
Per quanto riguarda i libri digitali, tendo a leggere o rileggere classici poco maneggevoli, che in edizione digitale diventano portatili, per esempio lo
Zibaldone
leopardiano che ho sul telefonino.
Alessandro Barbero
Quest'anno il lettore digitale è entrato di prepotenza nella mia vita, perchè lo hanno regalato alla mia compagna, la quale ne è rimasta conquistata e ne ha comprato anche un altro di marca rivale; a questo punto ho cominciato a usarlo anch'io, perchè mi ha consigliato di leggere
1Q84
di
Haruki Murakami
, che non avevo mai letto; l'ho cominciato, mi piace molto, e siccome sono 700 pagine, e io in vacanza leggo pochissimo, anzi praticamente niente, mi porterò dietro quello e basta...
Sandro Veronesi
Cartaceo
:
Le quattro dita della morte
di
Rick Moody
– perché Rick Moody è uno degli scrittori migliori che io conosca.
Digitale
:
Sentimenti sovversivi
di
Roberto Ferrucci
, perché seguo Ferrucci da anni.
Fine, anche perché Moody è circa novecento pagine.
Flavio Soriga
Tutto il tempo che posso sempre e soltanto lo passo al mare, fatte salve le passeggiate metafisiche nel centro storico di Sassari e quelle di ricordo atavico, di evocazione del passato sognato, di stimolazione creativa lungo i bastioni di Alghero. Portare un computer di qualunque tipo in spiaggia mi sembrerebbe idiosincratico e in fondo stupido, per cui leggo solo libri di fogli di carta incollati. Quest'estate solo gialli, e di storia sarda.
Montalbán
,
Brigaglia
,
Martelli
,
Marrocu
,
Manconi
,
Markaris
,
Simenon
.
Bruno Osimo
Nel mio zaino porterò di certo
Come non piangenti
, 47 liriche della maggiore poetessa italiana,
Cristina Alziati
(Marcos y Marcos). Editore che, per scelta, non fa ebook, per amore della carta stampata di alta qualità, e per timore di fare un prodotto facilmente duplicabile. Nell'ereader tengo i libri che, in formato cartaceo, sono brutti (tascabili, economici, di carta poco raffinata, che si sbriciola solo a guardarla), che hanno una grafica repellente e un cartone che si arriccia al primo starnuto, o copertine fuorvianti, con foto o disegni anche bellissimi ma che incanalano troppo l'interpretazione del lettore. Che deve essere libero. Sto anche per rileggere
Settanta acrilico trenta lana
di
Viola di Grado
, romanzo meraviglioso che mi ha fulminato.
Andrea Tarabbia
Uso il kindle - che ho preso da poco - come uno strumento di recupero: scarico quasi esclusivamente saggi e romanzi di difficile reperibilità, che alcuni editori stanno cominciando a pubblicare in digitale per abbattere i costi. In un certo senso è un paradosso, perché uso l'e-reader in un'ottica "filologica": per il momento, preferisco ancora comprare in formato cartaceo un libro appena uscito o di immediata reperibilità. In ogni caso, mi porterò il Kindle in vacanza per viaggiare leggero e per avere più spazio in valigia: non so bene cosa leggerò, perchè il Kindle mi permette di scegliere sul momento. Però, tra i volumi che ho scaricato, sicuramente guarderò
Il mare della giovinezza
di
Andrej Platonov
(non si trovava, l'ha ripubblicato e/o nella collana degli Introvabili),
Il buio e il miele
di
Giovanni Arpino
,
Romanzo con cocaina
di
Michail Ageev
. Ho scaricato anche
One Flew Over the Cuckoo's Nest
di
Ken Kesey
e un po' di cose che non avrei mai comprato in cartaceo, come i romanzi di
Sherlock Holmes
. Difficilmente, però, ce la farò a non portare un libro di carta: molto probabilmente si tratterà di
La pelle
di
Malaparte
, un autore che ho scoperto solo di recente e di cui mi sono innamorato, ma anche, visto che ci vado in vacanza, qualche libro sulla Cina:
La Cina in dieci parole
di
Yu Hua
e almeno un romanzo di
Mo Yan
.
Paolo Di Paolo
È la mia prima estate con iPad. Tardiva? Può darsi ma da principiante farò i primi tentativi. Il problema è che non si potranno fare in spiaggia. Credo che comincerò con alcuni racconti pensati direttamente per il supporto digitale: mi piacciono gli autori che mettono alla prova la loro creatività anche lasciandola un po' influenzare dalla destinazione. Porterò invece in valigia, nel formato
cartaceo
, una nuova traduzione di
Fitzgerald
. Si tratta del romanzo incompiuto
The Last Tycoon
, riedito da Alet nella versione di Maria Baiocchi con il titolo
L'amore dell'ultimo milionario
.
Philippe Forest
,
Il secolo delle nuvole
, sempre Alet: sono curioso di vedere che strada ha preso la sua scrittura così pastosa, poetica uscendo dal racconto straziante del dolore privato dei suoi bellissimi e terribili libri in morte della figlia. Leggerò le poesie di
Adam Zagajewski
raccolte in
Dalla vita degli oggetti
(Adelphi): ne ho sbirciate alcune e ne sono incantato (ma questa poesia polacca contemporanea quanto è vitale! Milosz, Herbert, Szymborska…).
Arno Geiger
,
Il vecchio re nel suo esilio
, Bompiani: la storia di un figlio di fronte al proprio padre malato di Alzheimer (un tema dolorosamente sempre più presente nella narrativa internazionale). Tra gli italiani, un volumone Feltrinelli che ripropone
Il romanzo di Ferrara
di
Bassani
. E vediamo dove ci porta il
Piperno
dopo-Strega di
Contro la memoria
(Fandango).
Nicola Lagioia
Mi porterò in vacanza: una raccolta di racconti di
Alice Munro
tra quelle che non ho ancora letto, un
Faulkner
da rileggere, un
Cortazar
inedito in Italia (
Gli autonauti della cosmostrada
, insieme con la
Dunlop
, appena pubblicato da Einaudi), la
Bibbia
da leggere e rileggere affidandosi alla provvidenza del caso, un
Saramago
e una
Toni Morrison
nell'illusione che abbiano qualcosa da dirsi l'un l'altra, forse un
Meister Eckhart
, sicuramente una
Simone Weil
, infine un'
Iliade
per rinfrescarmi un po' troppo scontatamente e dunque mai scontatamente dal momento che sto andando a sposarmi in Grecia.
Carola Susani
Se posso porto solo ebook. Solo l'idea di trascinarmi dietro carta al caldo, mi affatica. Porto un libro inevitabile,
Questo è il punto
di
Francesca Serafini
(Laterza). La punteggiatura mi appassiona, e lo stesso posso dire di Francesca. Poi porto
Le variazioni Reinach
di
Filippo Tuena
e anche
Michelangelo, la grande ombra
. Tuena è forse il più grande scrittore italiano vivente, sicuramente il più devoto alla forma (che è la sostanza delle cose). Dunque
Siti
,
Resistere non serve a niente
e
Piperno
,
Inseparabili
. Poi
Henry James
,
Ritratto di signora
,
Le Bostoniane
. Infine vorrei portarmi dietro un po' di
Chesterton
. E
Twain
e
Kipling
.
Helena Janeczek
È la prima estate che parto con l'e-book reader. L'ho già sperimentato avendo fatto una prima settimana di vacanze a luglio. È stata un'esperienza così entusiasmante che ora sono andata in fissa.
La cosa più bella è stata la scoperta dei tantissimi classici scaricabili in lingua originale.
Sinora ho letto in questa forma
Grandi Speranze
- un romanzone che si presenta così a peso zero, per giunta gratis, senza bisogno di cercarlo in giro o di ordinarlo on-line, pur sempre con l'idea che debba venire da lontano e il timore che possa andar perduto nel tragitto.
Ho scaricato libri di
Orwell
,
Kafka
,
Hoffmansthal
,
Henry James
,
Scott Fitzgerald
e prima di partire mi sa che avrò ulteriormente riempita la saccoccia, di modo da poter scialare fra i titoli che, al momento, preferisco leggere.
Poi i "libri veri" resteranno quelli che compri e leggi durante l'anno.
Elena Loewenthal
L’e-book è davvero un tipo da spiaggia, molto più comodo dei libri di carta da tenere sotto l’ombrellone o allungati sulla sabbia. Per il resto, fra il libro di carta e quello elettronico secondo me non c’è nessuna differenza, la mia disposizione d’animo è la stessa. Questa estate ho per le mani un romanzo molto particolare: si tratta di
Fiore di Neve e il ventaglio segreto
di
Lisa Lee
(in italiano per Longanesi). Sulla scia della grande Pearl Buck, una storia di donne in Cina nell’Ottocento, al di là del folklore è bella la storia della lingua segreta che le ha accompagnate per millenni. Poi mi sposterò verso il
Viaggio in Italia
di
Guido Piovene
: non una novità ma uno splendido ritratto di quasi 60 anni fa. Sul mio e-book ebraico (accidenti alla disuniformità dei formati...) sto leggendo l’ultimo romanzo di
Alona Kimchi
, autrice israeliana pubblicata in Italia da Guanda: piuttosto spassoso e anche un po’ malinconico. E per le gioie del mestiere, sto affrontando, sempre in spiaggia, le bozze (addio fasci di carte sparse al vento!) di un piccolo libro che ho scritto per Cortina, s’intitola
Vita
ed è un saggio sulla parola.
Angelo Petrella
Le mie letture per l'estate sono iniziate in realtà già da qualche settimana... Ho appena terminato il monumentale
The Company
di
Robert Littell
(Mondadori) che, stranamente, è pressoché introvabile: una splendida storia di spie, made in CIA. Per agosto sicuramente leggerò due romanzi di
John Le Carré
Lo specchio delle spie
e
La talpa
, in Oscar Mondadori. Poi, sono riuscito a procurarmi copia de
Il Pataffio
di
Luigi Malerba
(Bompiani), in prima edizione. Come si intuisce, sono drogato di cartacei e libri di modernariato. Sì, sono un "passatista"... e l'iPad lo uso solo per scaricare volumi di consultazione o saggi, come
Il quarto livello
di
Maurizio Torrealta
(Rizzoli), una mappa dei veri poteri attivi nella trattativa tra stato e mafia.
Fabio Geda
Per ora in formato elettronico leggo (e ho letto) solo romanzi in lingua inglese, lettura facilitata dalla possibilità di accedere immediatamente al vocabolario, e saggi, mentre continuo a essere carta-addicted per quanto riguarda la narrativa italiana o quella tradotta da lingue a me sconosciute. Per questo sul mio kindle ho caricato, tra gli altri,
Questo è il punto: istruzioni per l'uso della punteggiatura
di
Francesca Serafini
, edito da Laterza,
La ferita
di
Marco Imarisio
, edito da Feltrinelli,
The Great Gatsby
di
Fitzgerald
e
Runaway
di
Alice Munro
. Mentre andranno ad appesantire la borsa le versioni cartacee di
La fine dell'altro mondo
di
Filippo D'Angelo
(minimum fax),
Meterra
di
Andrea Cisi
(Mondadori) e
Ricordi di mia madre
di
Inoue Yasushi
(Adelphi).
Aldo Nove
Mi porto all'Isola d'Elba i quattro volumoni dei classici Adelphi di
Giordano Bruno
: i due delle
Opere mnemotecniche
, quello delle
Opere magiche
e quello del
Corpus Iconographicum
. È un atteggiamento un po' bulimico, ma anche il sogno di un'overdose di cultura vera a cui ci si può concedere solo quando si ha tanto, tanto tempo a disposizione e quindi durante le vacanze. Su
Ipad
invece ho
Don De Lillo
e l'ultimo di
Walter Siti
. Oltre a parecchi numeri di Diabolik...
02 agosto 2012
Di
Sandra Bardotti
,
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