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Titanic, libri ed eventi in occasione del centenario


Il Titanic: una nave da favola, diventata simbolo della fine di un'epoca. Una tragedia che ha causato la morte di oltre 1500 persone e ha lasciato un segno molto profondo nell'immaginario collettivo.
Cento anni dopo, il Titanic è un mito invincibile, che ha scelto per sé il più spettacolare degli epiloghi. La sua grandezza simbolica sta nella subitaneità del passaggio dallo splendore alla distruzione, che in un lampo ha testimoniato la fallibilità dell'uomo e della tecnica.

  • Walter Lord, Titanic. La vera storia, Garzanti 2012
  • Richard Davenport-Hines, Lo spettro del ghiaccio. Vite perdute sul Titanic, Einaudi 2012
  • Donatello Bellomo, Titanic, l'altra storia, Ugo Mursia 2012
  • Erik Fosnes Hansen, Corale alla fine del viaggio, Tropea 2012
  • Kate Alcott, La ricamatrice di segreti, Tre60 2012


La copertina della Domenica del Corriere del 28 aprile 1912

Sono passati cento anni, ma quello che accadde la notte tra il 14 e il 15 aprile 1912 è una storia che tutti conoscono. L'affondamento del Titanic ha ispirato film, libri, opere d'arte, al pari di nessun altro disastro, che hanno mantenuto vivo il ricordo della tragedia.

Cosa accedde quella notte?
Alle ore 23:40 le due vedette Fleet e Lee avvistarono a occhio nudo un iceberg dritto di prua e lanciarono l’allarme. Il primo ufficiale William Murdoch ordinò l’indietro tutta e una virata, nel tentativo di passare a sinistra dell’iceberg. Ma la distanza era pochissima (meno di cinquecento metri) e la velocità a cui viaggiava il Titanic troppo elevata (circa 22 nodi) perché qualsiasi cambiamento di rotta potesse andare a buon fine. Il Titanic cozzò contro la massa di ghiaccio che provocò uno squarcio fatale lungo il fianco. Con i suoi 16 compartimenti stagni, il transatlantico ""inaffondabile"" sarebbe stato in grado di navigare con quattro compartimenti allagati, ma l’iceberg squarciò la carena interessando sei compartimenti. Due ore e quaranta minuti dopo sarebbe già tutto finito.

Alle ore 00:15 del 15 aprile venne lanciato l’SOS, che fu ricevuto da molte navi, la più vicina delle quali, la Carphatia, era a non meno di quattro ore di navigazione. A questo punto era certo che il Titanic sarebbe affondato. Iniziò a imbarcare acqua nei compartimenti di prua inclinandosi in avanti e sollevando la poppa. La pressione esercitata fece sì che, dopo essersi spente le luci, lo scafo si spezzasse in due tronconi: la parte di prua, più pesante, affondò subito, e poco dopo toccò alla parte di poppa, che prima tornò al suo posto, poi si innalzò verticalmente per inabissarsi, infine, nelle acque dell'Atlantico.

Il Carpathia arrivò sul luogo del disastro alle 04:00 e trovò una tragica calma piatta, le scialuppe con i 705 superstiti e il mare disseminato di corpi che galleggiavano. Le vittime furono 1518. Durante tutta la lenta agonia del Titanic, l'orchestra di bordo continuò a suonare per cercare di placare gli animi.

Nessun tentativo di ritrovare il relitto fu compiuto fino al 1 settembre 1985, quando una spedizione congiunta franco-americana condotta da Jean-Louis Michel e Robert D. Ballard del Woods Hole Oceanographic Institution, localizzò e fotografò l'intero relitto, a 22 km di distanza dal luogo dove si supponeva si trovasse. Proprio Ballard ha documentato il ritrovamento nel libro Il ritrovamento del Titanic, edito da Mondadori nel 1987.



Nel cinema molte sono state le trasposizioni cinematografiche che hanno raccontato e ricostruito la vicenda: dal cortometraggio muto del 1912 diretto da Étienne Arnaud, Salvata dal Titanic - dove protagonista era l'attrice Dorothy Gibson, la quale era stata realmente passeggera di prima classe assieme alla madre a bordo del Titanic, e sopravvissuta al naufragio -, alla rielaborazione in 3D nelle sale in occasione del centenario del colossal di James Cameron nel 1997 e interpretato da Leonardo DiCaprio e Kate Winslet.


Un volantino pubblicitario della White Star Line


Molti i libri che quest'anno hanno visto la luce per celebrare la ricorrenza.
La tendenza principale è quella di focalizzare l'attenzione sulle vite di coloro che erano a bordo, cercando di ricostruire una storia sociale ed economica dell'epoca che evidenzia quali furono i reali interessi in gioco. Tragedia sì, ma fino a un certo punto. Alla piccolezza dell'uomo nei confronti della natura si devono aggiungere una serie di fattori determinanti: l’avidità delle grandi compagnie navali, la frenesia tecnologica, la speculazione mediatica, le fumose commissioni di inchiesta che insabbiarono la verità, lo squilibrio nelle condizioni di viaggio tra passeggeri di prima, seconda e terza classe.


  • Un classico che torna in libreria è il resoconto fedele e toccante del grande giornalista e storico Walter Lord, Titanic. La vera storia, edito da Garzanti. Pubblicato per la prima volta nel 1955, la ricostruzione di Lord dà la parola ai sopravvissuti e racconta in presa diretta l'affondamento del Titanic, illustrando i risvolti tecnici e chiarendo dubbi e misteri.
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  • Un altro testo interessante che fa luce sulla bolla speculativa e gli interessi economici e politici della vicenda Titanic è Lo spettro del ghiaccio. Vite perdute sul Titanic di Richard Davenport-Hines (Einaudi). Davenport-Hines racconta di un mondo dominato da ambizioni, arroganze, rigide separazioni sociali, molto vicino al nostro.
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  • Anche Donatello Bellomo, nel suo Titanic, l'altra storia (Ugo Mursia), ci parla con rigore storico e passione di una vicenda dove il dio denaro e il potere commerciale sui mari si intrecciano con la miseria e la frenesia dei mass media.    
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  • Un bellissimo romanzo che ricrea la drammatica atmosfera delle ultime ore del viaggio è Corale alla fine del viaggio di Erik Fosnes Hansen (Tropea). Al centro del libro, gli orchestrali di bordo, le cui vite si incrociano quando la fantasia cessa e comincia la realtà. Sono uomini che provengono da tutta l'Europa, e in modo diverso hanno abbracciato cause, illusioni, amori del secolo appena trascorso. Una storia tragica e inquietante, un affresco dell'Europa della belle epoque al tramonto.
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  • Le luci del Titanic di Hugh Brewster (Piemme) è un resoconto corale che racconta l'intreccio di esistenze di colpo fatte a pezzi dalla tragedia. Nell'arco di tempo che va dall'imbarco all'affondamento, da profondo conoscitore di questa straordinaria vicenda, Brewster riesce a dare l'impressione di aver viaggiato anche lui sulla nave ""inaffondabile"".


  • Kate Alcott ci propone un romanzo che intreccia verità storica e invenzione romanzesca, La ricamatrice di segreti (Tre60), una storia d'amore e di riscatto, incentrata sulla figura di Lady Lucile Duff Gordon, famosa stilista londinese sopravvissuta al naufragio.
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  • In occasione del centenario Longanesi pubblica in edizione tascabile un romanzo di Clive Cussler del 1976, Recuperate il Titanic!, da cui è stato tratto nel 1980 il film Blitz nell'oceano con Richard Jordan e Alec Guinnes, regia di Jerry Jameson. Cussler immagina un'avventura mozzafiato per il protagonista Dirk Pitt, sulle tracce del Titanic in un mondo sconvolto dalla guerra fredda...
  • Anche Massimo Polidoro nel suo Titanic. Un viaggio che non dimenticherete (Piemme) ricostruisce la vicenda del Titanic in un racconto corale che intreccia le storie di ufficiali e passeggeri, naufraghi e soccorritori, scienziati e avventurieri. Attraverso gli occhi dei protagonisti assisteremo all'intero svolgimento di una storia intramontabile.


In occasione del centenario apre a Belfast, patria di costruzione del Titanic, il museo Titanic Belfast®. La forma dell'edificio, di sei piani, ricorda lo scafo di quattro navi e si propone di narrare ai visitatori la storia del Titanic, attraverso un suggestivo percorso storico. Si inizia con la ricostruzione dell'atmosfera di una delle città più industrializzate al mondo a cavallo tra Ottocento e Novecento. Poi, seguiamo la costruzione del Titanic nei cantieri Harland & Wolff, il suo varo, l’allestimento e il tragico viaggio inaugurale, fino alla scoperta del relitto. Tante gallerie e mostre interattive, ricreano i luoghi, le storie, i suoni, gli odori del cantiere navale. Molto ben documentate sono anche le vite dei passeggeri e dell'equipaggio.


Il monumento alle vittime del Titanic a Washington D. C.



06 aprile 2012 Di Sandra Bardotti

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