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La Sinfonietta di Janácek apre il nuovo romanzo di Murakami 1Q84

Chi ha una certa età ricorderà di sicuro un brano del gruppo musicale inglese Emerson, Lake & Palmer, Knife-Edge, tra i migliori dell'album Emerson, Lake & Palmer uscito nel novembre del 1970.
All'epoca pochi sapevano che il brano conteneva una citazione e un omaggio alla Sinfonietta di Janáček, datata 1926 ma di una modernità sconcertante.
Passano quarant'anni ed ecco un'altra citazione dell'opera, questa volta da parte di uno scrittore giapponese, Haruki Murakami.
È il momento di riscoprire questo brano musicale e farne la colonna sonora della lettura del romanzo-capolavoro 1Q84.
  • 1Q84, il romanzo di Murakami



Ascoltando la musica di Janácek, Aomame si immaginò il vento spensierato che spazzava le pianure della Boemia e pensò alle vicissitudini della storia.

Haruki Murakami


Nato in Moravia nel 1854 Leoš Janáček (con Smetana e Dvorák soprattutto), ha introdotto la musicalità cèca nella musica d'arte europea, superandone del tutto i limiti folcoristici.
Nei primi anni del suo cammino professionale, ideò una teoria sulla nascita della melodia e del ritmo dall'intonazione della lingua parlata che diede origine all'opera Šárka.
Le sue opere sono caratterizzate da ""un linguaggio anticonvenzionale e antiromantico, nemico della bella frase e degli sviluppi logici"" che procede ""a scatti, per giustapposizioni e contrasti, con cambi di rotta improvvisi e collegamenti audaci, con certe uniformità vocali e asperità strumentali di somma efficacia"" (Piero Mioli, Dizionario di musica classica Bur).

Una descrizione che potrebbe ""vestire"" anche le opere di Murakami e che accomuna due artisti così lontani nel tempo e nello spazio.
Una scelta originale per dare sin dalle prime frasi del romanzo una personalità ben precisa alla protagonista, tra i pochi in grado di riconoscere questa musica ascoltando solo le prime battute.



Janácek aveva composto questa piccola sinfonia nel 1926. Il tema iniziale era stato scritto come fanfara per una grande manifestazione sportiva. Aomame provò a immaginarsi la Cecoslovacchia del 1926. I suoi abitanti, dopo la fine della Prima guerra mondiale e la liberazione dal lungo dominio asburgico, si godevano la pace temporanea che aveva visitato l'Europa centrale, bevendo birra Pilsner nei caffè e producendo mitragliatrici belle e potenti. Due anni prima si era spento, ignorato dal mondo, Franz Kafka. Presto, non si sa bene da dove, sarebbe comparso Hitler e in un attimo avrebbe divorato quel paese bello e accogliente, ma allora nessuno sapeva che sarebbe accaduta una cosa tanto terribile. Forse la frase più importante che la storia insegni agli uomini è ""A quel tempo nessuno sapeva ciò che sarebbe accaduto"". 

Haruki Murakami

  • La Sinfonietta di Janáček in cd
  • La Sinfonietta di Janáček in MP3
  • ELP Emerson Lake & Palmer






22 settembre 2011 Di Giulia Mozzato

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