I fatti raccontati sono realmente accaduti e ricostruiti attraverso il racconto verbale di di “Maria” il nome fittizio che è stato dato alla protagonista della vicenda. È un percorso a ritroso, un difficile viaggio all'interno dei luoghi più reconditi e volutamente dimenticati di una bambina che fin dall'età di tre anni subisce violenze sessuali.
La storia di svolge in un quadro sociale di ignoranza e forte degrado.
Maria arriva all'età di cinquant'anni quando trova il coraggio di mettere per iscritto il suo lungo calvario, con la speranza che possa servire a combattere la violenza sulle donne e sui bambini e con il desiderio che in un prossimo futuro si possa evitare di raccontare ancora esperienze aberranti di questo tipo”.