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Primo Levi

La tregua

Riassunto

La tregua è un romanzo di Primo Levi, continuazione di “Se questo è un uomo”. Racconta i mesi del difficile viaggio (27 gennaio 1945 - 19 ottobre 1945) che Levi dovette affrontare da Auschwitz per tornare a casa, a Torino.

Il libro si divide in diciassette capitoli.
1 - Il disgelo
Gennaio 1945. Levi e l’amico Charles scorgono l’armata russa che si avvicina al campo di concentramento mentre seppelliscono il cadavere di un compagno di prigionia.
2 - Il Campo Grande
Levi si ammala di scarlattina e viene ricoverato nell’ospedale del campo. Diversi malati gli raccontano la loro storia o quella di altri prigionieri. Emblematica la vicenda di un bambino nato nel campo, paralitico, morto in giovanissima età.
3 - Il greco
Dopo la liberazione a opera dell’Armata Rossa, Levi stringe amicizia con un ex prigioniero greco, Mordo Nahum. I due si dirigono a Cracovia, dove alloggiano in una caserma di soldati italiani. Indimenticabile lo scambio di battute:
«Ma la guerra è finita – obiettai: e la pensavo finita, come in quei mesi di tregua, in un senso molto più universale di quanto si osi pensare oggi. – Guerra è sempre – rispose memorabilmente Mordo Nahum.» Il capitolo si conclude con l’arrivo dei due amici a Katowice, dove si lasciano.
4 - Katowice
Levi fa l’infermiere nel campo di Katowice e incontra diversi connazionali, come il medico Leonardo, e l’infermiera Galina.
5 - Cesare
Levi fa amicizia con Cesare, un commerciante di Roma, con cui va al mercato di Katowice. I due diventeranno compagni di viaggio.
6 - Victory Day
Esplode l’euforia generale per la fine della guerra. I sovietici allestiscono uno spettacolo teatrale per festeggiare la vittoria dell’Armata Rossa sui nazisti. Tutti cantano e ballano al ritmo delle musiche popolari russe. Dopo una partita di calcio, Levi si ammala.
7 - I sognatori
Levi riesce a guarire grazie all’opera del suo amico e medico Leonardo e del dottor Gottlieb. Si narra dei suoi compagni di stanza, tutti con una caratteristica in comune: raccontare le loro vite trasfigurandole con la fantasia, fino a renderle inverosimili.
8 - Verso sud
Per festeggiare l’imminente partenza verso Odessa, punto di imbarco per l’Italia, Levi e Cesare vanno al mercato per comprare del cibo. Qui incontrano una bottegaia che dice loro di aver scritto una lettera a Hitler pregandolo di non entrare in guerra. Il viaggio verso il Mar Nero viene però bloccato: la ferrovia è stata interrotta a causa della guerra.
9 - Verso nord
Il viaggio riparte verso nord, arrivando in un paese della Bielorussia. Levi incontra di nuovo il suo amico greco Mordo, che si è arruolato sotto l’esercito sovietico.
10 - Una curizetta
Levi e i suoi compagni di viaggio proseguono il viaggio a piedi, fino ad arrivare in un altro paese della campagna Bielorussia. Qui Cesare decide di comprare una gallina, ma l’ignoranza del russo rende il compito difficoltoso. Finalmente una vecchia capisce ed esclama “Kura! Kuritza!” ovvero “Gallina! Gallinella!”, e i due possono barattare i loro piatti con l’animale.
11 - Vecchie strade
Levi e i suoi compagni pagano un viaggio in carro per il campo di Staryje Doroghi (che significa Vecchie Strade). Qui vengono smistati insieme ad altri millequattrocento italiani in una ex caserma sovietica, la “Casa Rossa”. Si narra poi dei comportamenti degli ex prigionieri e dei contatti con i contadini del luogo.
12 - Il bosco e la via
Vengono descritti i due mesi di permanenza nella Casa Rossa, fra visite nei boschi e nei campi e l’osservazione degli euforici soldati russi che in modo disordinato tornano a casa. L’esercito ormai in disarmo non è in grado di controllare tutti i cavalli, quindi un ex prigioniero ne approfitta per catturarne uno e macellarlo, con enorme soddisfazione di tutti gli ospiti della Casa Rossa, che non mangiavano carne da mesi.
13 - Vacanza
Levi incontra Flora, una donna italiana ebrea conosciuta nel lager, che usava donargli del pane. Levi sapeva che era frutto di un ignobile scambio di natura sessuale, ma non per questo rifiutava il cibo. Flora ora sembra stare bene, mentre Levi si sente stanco e provato.
Arriva un camioncino cinematografico che proietta tre film in tre giorni di seguito. Questo crea negli ex prigionieri, negli abitanti del luogo e nei soldati russi lì di passaggio un’eccitazione talmente forte da creare disordini.
14 - Teatro
Gli italiani decidono di allestire uno spettacolo teatrale per intrattenere gli ospiti della Casa Rossa. Alla fine della rappresentazione viene annunciata l’imminente partenza per l’Italia. Levi e gli altri non riescono a dormire per l’eccitazione: cantano, ballano e ricordano i compagni morti. Il giorno dopo il grande generale sovietico Tymošenko giunge a bordo di una Fiat Topolino per confermare la partenza.
15 - Da Staryje Doroghi a Iasi
Pieno di emozione, Levi finalmente sale con gli altri ex prigionieri sul treno per l’Italia. Saluta commosso l’infermiera Galina. A Iasi incontra una comunità di ebrei sopravvissuti all’Olocausto, da cui riceve una somma irrisoria di lei, dal momento che i soldati russi gli avevano confiscato i rubli al confine.
16 - Da Iasi alla linea
Levi narra del viaggio in treno attraverso la Romania, l’Ungheria e infine l’Austria. Vicino a Linz gli ex prigionieri passano dalla tutela russa a quella americana e sono condotti in un campo profughi.
17 - Il risveglio
Ormai il viaggio è quasi alla fine. Da Monaco il treno arriva a Verona, e Levi scopre di essere fra i pochissimi a essere sopravvissuto alla Shoah. Finalmente lo scrittore torna a casa, a Torino, il 19 ottobre 1945. Ma dimenticare è e sarà impossibile: ne è emblema l’incubo ricorrente di ritrovarsi nell’inferno del lager. .

Fonte: Wuz.it

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