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Mervyn Peake

Tito di Gormenghast

Riassunto

Tito di Gormenghast è un’opera facente parte della trilogia di Gormenghast, un ciclo di romanzi (Tito di Gormenghast, Gormenghast e Via da Gormenghast) scritti tra gli anni Quaranta e la fine degli anni Cinquanta dall’autore inglese Mervyn Peake. Le vicende sono incentrate sulla fortezza di Gormenghast e sulla famiglia del suo regnante, il Conte Sepulcrio de’ Lamenti. Il personaggio principale è il nuovo sovrano Tito, di cui i romanzi raccontano la nascita e le tragiche vicende che ne conseguono, ma l’intera avventura ruota più propriamente intorno alla rocca di Gormenghast, ambientazione fondamentale di tutta la trilogia, caratterizzata da descrizioni in tinte gotiche e fantastiche. L’opera di Peake è stata annoverata tra gli scritti di genere fantasy, anche se il carattere più surreale e onirico la fanno discostare leggermente da questa definizione. Tutta l’opera è attraversata da tratti umoristici, anche nelle sue connotazioni più drammatiche, e da alcuni elementi di critica sociale che si nasconde dietro l’ambientazione fantastica.

TRAMA
Gormenghast è una città-castello collocata in una regione remota e isolata, un mondo parallelo al nostro (non è chiaro se si trovi sulla Terra o in un altro mondo) e governata da tempo immemorabile dalla nobile famiglia de’ Lamenti. Il suo nome viene dal monte che spicca dietro la rocca, il quale la rende ancora più isolata. Quasi nessuno dei suoi abitanti ha mai esplorato i suoi luoghi più nascosti, le terre e le paludi desolate, le rocce spoglie; quasi nessuno si è mai allontanato da questa città di pietra. Essendo così estesa, Gormenghast è una città indipendente che non comunica con nessun altro barlume di civiltà, una sorta di isola in mezzo al mare. È un mondo opprimente e grigio.

I personaggi che abitano Gormenghast sono individui bizzarri: il conte Sepulcrio, reggente del luogo, la sua consorte, scortata da un esercito di gatti bianchi, lo stravagante medico di corte Dottor Floristrazio, il perfido Ferraguzzo, e tanti altri, tutti a capo del maestro di cerimonia Agrimonio, responsabile dei riti della città. Infatti la vita al castello è scandita da cerimonie millenarie delle quali, ormai, si sono perse persino le tracce.

La nascita di un erede maschio al trono del Casato de' Lamenti, Tito di Gormenghast, cambierà tutto al castello, mettendo a repentaglio queste leggi e queste dinamiche immobili da millenni. Iniziano le imprese del giovane Tito che, in questo primo libro, è ancora un bambino. Gli episodi principali che segnano la saga del primo volume sono la misteriosa morte del padre di Tito, il conte Sepulcrio, reso pazzo dall’incendio che distrugge la sua amata biblioteca, e l’ascesa al potere di Ferraguzzo, un umile sguattero che riesce a farsi strada attraverso inganni e astuzie.

Si conclude a questo punto la prima parte della saga, raccontata con un linguaggio ricco e barocco, con un immaginario vivissimo e un disegno allegorico nascosto dietro le descrizioni più surreali.

Fonte: Wuz.it

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