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Pier Paolo Pasolini

Una Vita Violenta

Riassunto

L’opera è divisa in due parti, a loro volta suddivise in cinque capitoli ciascuna.

Nella prima parte del romanzo le vicende hanno come sfondo la “Piccola Shangai”, baraccopoli in cui vivevano Tommasino e i suoi amici. Successivamente l’azione si allarga fino a comprendere alcuni quartieri periferici romani.

Il romanzo delinea un vasto affresco realistico in cui emerge la vicenda esemplare di Tommaso Puzzilli, un "ragazzo di vita" che arriva attraverso le sue esperienze ad acquisire consapevolezza umana e politica. I fatti descritti riguardano due fasi temporali della vita del protagonista: la prima è dedicata alla sua adolescenza scalmanata fatta di piccoli furti e rapine e riuscendo, insieme all’aiuto dei suoi amici, a non subire mai le conseguenze delle loro malefatte.
Prostitute e benzinai vengono derubati, senza che per questo “i ragazzi” di Pasolini appaiano come dei malviventi: essi si vendono a omosessuali, senza che tuttavia possano essere definiti ragazzi prostituti; passano giorno e notte oziando nella capitale – che assume un ruolo da protagonista – e, malgrado ciò, non possono essere bollati come fannulloni e vagabondi.
Tommaso e i suoi amici vivono molto semplicemente al di fuori di ogni ordinamento sociale che li possa condizionare, ciò che assurge a mito di vitalità, a tal punto da trovare benevolenza e comprensione nelle loro azioni miserabili: l’ordine dei valori morali diventa relativo.

Dopo un balzo temporale di alcuni anni, il nostro non più piccolo Tommaso Puzzilli viene arrestato per aver accoltellato un tizio in una rissa, ed è condannato a due anni di prigione. Questo periodo è totalmente rimosso dal romanzo, perché Pasolini omette il racconto dei fatti avvenuti in prigione e lascia invece che siano le future azioni di Tommaso a spiegare al lettore i profondi cambiamenti avvenuti nel protagonista durante la reclusione.
Infatti, una volta uscito di galera, il Puzzilli sembra determinato a rigare dritto e comincia a desiderare una vita responsabile e onesta. Questo anche grazie al fatto che la sua famiglia riesce finalmente a ottenere la concessione di un nuovo alloggiamento all’INA-case, un piccolo appartamento popolare che per Tommaso rappresenta il lusso, la ricchezza del nuovo mondo che in quegli anni si sta costruendo. Ma quando sembra che tutto stia andando per il verso giusto, Pasolini rimette in discussione tutto tramite un intervento “karmico”: il nostro protagonista si ammala di tubercolosi.

Il messaggio arriva forte e chiaro: non esiste redenzione nella miseria e, se esiste, sono veramente in pochi a poterne godere. Così Tommaso, attivamente impegnato in politica, lavoratore che sogna di sposare la fidanzata Irene, si trova a pagare un salatissimo conto.
Dopo il danno arriva anche la beffa: Tommaso riesce a curarsi ed è sulla via della guarigione, quando il fiume Aniene straripa ed egli, in un atto eroico, nel tentativo di aiutare la gente alluvionata di Pietralata, avrà una ricaduta della malattia che gli sarà fatale.

Fonte: Wuz.it

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