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Charles Perrault

Il gatto con gli stivali

Riassunto

Chi è cresciuto con le Fiabe Sonore dei Fratelli Fabbri ricorderà certamente che in quella serie ormai "mitica" c'era anche Il Gatto con gli stivali di Charles Perrault e il suo marchese Carabas, anzi la inaugurò nel 1966. La prima versione scritta della storia, intitolata originariamente Le Maître chat ou le Chat botté è inclusa in un manoscritto illustrato intitolato Les Contes de ma mère l'Oye datato 1695, due anni prima della pubblicazione a stampa nella raccolta Histoires ou contes du temps passé Avec des moralités, Barbin 1697.

Proviamo a sintetizzare la storia attraverso i passaggi formali elencati da Vladimir Propp nel suo capitolo sulla funzione del personaggio in Morfologia della fiaba. Elementi e funzioni comuni a moltissime altre fiabe.

1) Uno dei membri della famiglia si allontana da casa
Il vecchio padre muore e i tre figli restano orfani
2) All'eroe è imposto un divieto o un ordine
Il nostro protagonista ha l'ordine di ereditare esclusivamente un gatto e accontentarsi di quello, mentre i fratelli ereditano mulino e asino
3) Il divieto è infranto
Vorrebbe farne una pelliccia ma il gatto - parlante - promette di essergli utile, solo con il semplice ausilio di un paio di stivali
4) Il mezzo magico o l'aiutante perviene in possesso dell'eroe
L'animale offre i propri servigi all'eroe, quasi facesse dono di sé.
5) L'eroe si trasferisce, è portato o condotto sul luogo in cui si trova l'oggetto delle sue ricerche
Il gatto conduce l'eroe nel luogo in cui incontrerà il Re e potrà così fare bella figura davanti ai suoi occhi e a quelli della figlia
6) L'antagonista è vinto
Grazie al gatto (che di fatto pur non essendo l'eroe ne fa le veci in tutte le occasioni) l'orco proprietario del castello - non un vero antagonista dell'eroe di cui ignora totalmente l'esistenza e che riceve senza astio il furbo gatto - è ucciso e l'eroe può diventare proprietario dei beni del vinto
7) È rimossa la sciagura o la mancanza iniziale
La mancanza di una eredità fonte di sostentamento è superata grazie al gatto, che si dimostra essere in realtà l'eredità più utile. Attraverso questo aiutante è eliminata la povertà
8) L'eroe si sposa e sale al trono
L'eroe ottiene a un tempo la sposa - la bella figlia del Re - e il regno che, è sottinteso, erediterà dal suocero alla sua morte.

Una fiaba sostanzialmente poco morale: l'eroe non fa praticamente nulla per meritarsi il premio finale. È solo di bell'aspetto e segue prontamente le direttive del suo animale-aiutante. È un arrivista di successo, ma quasi suo malgrado. Sarebbe interessante sentirne la versione antica, tramandata oralmente, che di certo conteneva elementi assai più maliziosi o crudeli, scomparsi nel testo scritto da Charles Perrault che (come accadde in seguito anche ai fratelli Grimm), dovette sottostare alla pressione ideologica, adattando fiabe tramandate oralmente al clima protetto della famiglia aristocratica e ancor più successivamente a quella zuccheroso-borghese, in cui nessuna eccessiva crudeltà doveva smentire l'immagine di dolcezza e serenità attribuita al mondo infantile. Apoteosi di questa trasformazione sarà la versione cinematografica delle fiabe di Perrault fatta dalla Disney.

Fonte: Wuz.it

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