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Macbeth e Banquo hanno combattuto con valore contro i ribelli del re di Scozia Duncan, tanto da meritare la sua gratitudine e generosità. Incontrano tre streghe che salutano Macbeth con il titolo nobiliare di Thane di Cawdor e gli preannunciano un futuro da re.

Poco dopo giunge la notizia dell'effettivo conferimento di quel titolo a Macbeth da parte del sovrano. Nell'animo dell'eroe si scatena l'ambizione. Il re Duncan comunica a Macbeth l'intenzione di alloggiare una notte nel suo castello di Inverness. Lady Macbeth, informata dal marito della profezia delle streghe, prepara il regicidio. Macbeth uccide Duncan, i cui figli fuggono, e poi, divenuto re, uccide anche Banquo, che le streghe avevano salutato come futuro padre di re.

Presto il sogno del regno si trasforma in incubo angoscioso e l'ombra di Banquo perseguita Macbeth. Preda del rimorso interroga le streghe che gli annunciano che sarà vinto quando la foresta di Birnam avanzerà contro di lui.

Lady Macbeth impazzisce e s'uccide. Malcom figlio di Duncan e Macduff, signore di Fife, marciano contro Macbeth. L'esercito si protegge con i rami della foresta di Birnam.

La fine di Macbeth è segnata, Malcom diventa re di Scozia. Macbeth affronta la morte, giusta fine di una 'favola raccontata da un idiota, piena di rumore e fuorore, che non significa nulla'.

Note critiche

Macbeth è una tragedia in cinque atti in versi e in prosa di Shakespeare (1564-1616), scritta indicativamente nel 1605-1606, rappresentata per la prima volta nel 1606 e stampata in-folio nel 1623. Il dramma è in parte un omaggio a Giorgio I.

Sui personaggi incombe un clima di maligna fatalità; l'azione si svolge in alcuni anni ma non esistono considerazioni di tempo, mentre il ritmo dell'opera è scandito dall'orrore e dall'angoscia. Il dramma è pervaso di mistero e di irrazionalità; dominano le tenebre, la notte; ricorre frequentemente la parola 'fear' 'paura' accompagnata da immagini di sangue e violenza. Lo scaturire delle passioni, nella tragedia, si esterna in scene sinistre (come nel concilio delle streghe) mentre i soliloqui del protagonista rappresentano l'inevitabile progredire della malvagità e la coerenza che il demoniaco esige.

Macbeth si muove in un mondo regolato dal delitto, e nel delitto, nell'assoluta aderenza al male, egli raggiunge la sua grandiosità. Molte le opere artistiche e musicali ispirate al dramma shakespeariano: il 'Macbeth' di Giuseppe Verdi con libretto di Francesco Maria Piave (prima rappresentazione nel 1847), il poema sinfonico omonimo di Richard Strauss (1890), quadri di Reynolds, Fuseli, Delacroix e Corot.

Fonte: Wuz.it

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