Le recensioni di Wuz.it

La scienza sotto l'ombrellone

Andrea Gentile

Onda su onda, un corpo sta a galla e un altro affonda.

Ma perché anche quando siamo in vacanza al mare la legge non è uguale per tutti?
Perché quando voglio farmi una tranquilla nuotata le onde hanno più cresta di un gallo cedrone e quando invece voglio surfare con la mia nuova tavola il mare è più piatto del Tavoliere delle Puglie?
Perché se io provo a star fermo e a “fare il morto” vado a fondo come una banca in bancarotta, mentre il mio amico rotondetto sta a galla meglio di un turacciolo di sughero?
Vabbè, smettiamola di lamentarci. Andiamoci piuttosto a leggere il capitolo 2 di “La scienza sotto l’ombrellone”. Magari, dopo, ne sapremo un po’ di più.

Per quest’anno, non cambiare, studia chimica molecolare.

Ho deciso: la pianto di fare castelli in aria, e mi metto piuttosto a farne uno di sabbia. Mi converrà usare sabbia fine o sabbia grossa? E quanto dev’essere bagnata, la rena, perché la tenuta di torri e contrafforti sia a prova di bambini?
Mah, non c’è che provare, e riprovare, se necessario, a edificare merletti e ponti levatoi pezzo dopo pezzo, con pazienza e precisione, fino a che quei bastioni non assumeranno la consistenza inespugnabile di un maniero medievale.
Non c’è bisogno di iscriversi a un corso di granulometria, basta andarsi a studiare con attenzione la tabella a pagina 154.

A-a-abbronzatissima, sotto i raggi UVA la scottatura è massima.

Beh, lo sappiamo: una bella abbronzatura al rientro in ufficio fa sempre la sua figura, ma bisogna stare attenti.
La pelle non ha troppe difese contro i raggi ultravioletti, e se abbiamo passato tutto l’anno a volgerci come girasoli in direzione della lampada alogena che campeggia sopra la nostra scrivania, allora sarà bene adottare qualche precauzione per permettere alla melatonina di dare il meglio di sé un poco alla volta.
Tu, laggiù… sì, dico a te, che hai il colorito di una mozzarella fiordilatte: metti giù malta e cazzuola. Basta una buona crema abbronzante, fattore di protezione quindici.
Vai a leggere a pagina 114, e fattene una ragione.

Un’estate al mare, voglia di studiare.

Ogni spiaggia è un meraviglioso laboratorio per scoprire come funzionano le leggi della fisica, della chimica e della biologia.
Quando ci prepariamo a fare un tuffo poco dopo aver mangiato; quando, incuranti del solleone, giochiamo a biglie sulla pista meravigliosa che abbiamo tracciato trascinando per i piedi il fratellino come fosse un vomere d’aratro; quando appoggiamo un orecchio alla conchiglia di nautilus che abbiamo trovato sul bagnasciuga per ascoltare il suono della risacca… quando, insomma, siamo intenti a goderci il nostro meritato riposo in riva al mare, possiamo approfittarne per imparare qualcosa sul modo in cui la natura dispone e organizza le proprie forme meravigliose.
Quello scritto da Andrea Gentile è un libro divulgativo nel senso migliore del termine, un compendio di scienza applicata che prende le mosse da un’esperienza comune e condivisa com’è quella della vita da spiaggia per raccontarne il “dietro le quinte”.
I lettori e bagnanti curiosi sono avvisati: questo è un vero libro per l’estate, una lettura da fare sotto il sole, possibilmente in compagnia di amici e parenti, fino a che non sarà arrivato il momento di fare un altro tuffo, prima di andare a casa.
E allora ci siamo tutti? Era ora. Vamos a la playa.

Andrea Gentile - La scienza sotto l'ombrellone
192 pag., 18 euro - Codice edizioni
ISBN 9788875784386. 


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