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Messaggero d'amore di Leslie Hartley

Non recuperai la memoria di ciò che era avvenuto in Brandham dopo la rivelazione della serra. Rimase uno spazio vuoto, come il mio ritorno a casa. Non ricordavo e non volevo farlo. Il dottore disse che per me sarebbe stato un bene liberarmi di quel peso, e mia madre provò a farmi ricordare, ma non le avrei raccontato niente neanche se avessi potuto. Quando si offrì di dirmi ciò che sapeva le gridai di smettere; e non ho mai saputo cosa sapesse. “Ma tu non hai nulla di cui vergognarti”, diceva, “assolutamente nulla, mio caro. In ogni caso, è finita.”

""Il passato è una terra straniera; fanno le cose in modo diverso laggiù"". È un incipit famoso, di più del romanzo che in Italia era stato pubblicato nel lontano 1955 con il titolo L’età incerta e poi era scomparso. Come ricorda anche Irene Bignardi nella bella postfazione, questa frase che riecheggia nota alle nostre orecchie è stata anche usata da Gianrico Carofiglio come titolo per uno dei suoi romanzi. Perché è un’esperienza comune, il voltarsi indietro al passato e non riconoscere né se stessi né il nostro vissuto. E domandarsi, nello stesso tempo, come ci si comporterebbe ora, con un’altra età e un cumulo di vita alle spalle.

In Messaggero d’amore (The Go-Between, colui che fa da tramite, nell’originale) il protagonista Leo Colston ha sessant’anni quando ritrova il diario che teneva da ragazzino, più precisamente quando aveva tredici anni nel 1900, e che termina con la data del 26 luglio. Il giorno seguente sarebbe stato il suo compleanno. Che cosa era successo perché si susseguissero pagine bianche? Leo Colston incomincia a ricordare


Era ospite di un compagno di scuola in una splendida dimora, Brandham Hall, e per la prima volta in vita sua aveva avuto coscienza della sua inferiorità sociale nei confronti dell’amico Marcus.



La sorella di Marcus era stata gentile con lui, gli aveva acquistato degli abiti nuovi quando tutti avevano iniziato a prenderlo in giro perché sudava con il completo pesante che indossava in mancanza di altro. Poco dopo Marian gli aveva chiesto il favore di recapitare una lettera a Ted Burgess, l’aitante fattore il cui aspetto faceva pensare ad un campo di grano. Ted gli consegnerà una busta con la risposta…e così Leo era diventato ‘il postino’, felice di esserlo, di guadagnarsi il sorriso di Marian. Illudendosi che lei avesse un affetto speciale per lui. Senza quasi rendersi conto - o solo vagamente - di essersi innamorato di lei. È per questo che si sente tradito quando ha motivo di sospettare che la gentilezza di Marian abbia secondi fini? È per questo che si sente offeso personalmente quando capisce che, se Marian è fidanzata con Lord Trimingham, l’eroe di guerra con il volto sfigurato, non dovrebbe amoreggiare con Ted Burgess?


Messaggero d’amore
è uno splendido romanzo di formazione, un bellissimo romanzo d’amore
, il canto del cigno di un’epoca che sta per finire, sia per il ragazzo sia per la società. Leo Colston ‘cresce’ in quel mese d’estate che termina proprio con il suo tredicesimo compleanno. Un’estate caldissima di cui lui registra le temperature, straordinariamente alte per l’Inghilterra, - e di certo il caldo eccezionale ha una valenza metaforica mentre si innalza anche la passione amorosa di Marian e si risveglia la curiosità sessuale di Leo. Non a caso in una lettera alla madre Leo cade in un lapsus freudiano: definisce ‘torbido’ il caldo, mentre vorrebbe scrivere ‘torrido’. Perché l’innocenza di Leo è l’ignoranza delle pulsioni sessuali (non dimentichiamo che siamo ancora in pieno vittorianesimo, con tutti i suoi tabù sul sesso). Le sue richieste di spiegazioni a Ted sono ingenue e Ted rimanda il momento di dargli una risposta. Leo non apprende il sesso dalle parole. Leo vede. E vede i suoi due idoli avvinghiati. Seguirà un dramma che darà il colpo definitivo a Leo: non si deve passare anche attraverso la morte per crescere? Ma il trauma ridurrà Leo al silenzio temporaneo e, più tardi, ad una vita arida. Più che la forza dell’amore, è il brusco risveglio dall’idealizzazione di un sentimento e la conseguente sensazione di tradimento che mette in crisi Leo. E il Leo anziano, che torna a Brandham Hall, che incontra di nuovo Marian che, di nuovo, gli affida un messaggio da recapitare, si tira indietro: “Ero straniero nel mondo delle emozioni”, dice, usando la stessa parola che ha impiegato all’inizio per definire il passato.


Che grande invenzione il telefono. Quando il nipote di Marian chiede a Leo se c’era il telefono ai loro tempi, Leo risponde di no, “Se ci fosse stato sarebbe stato tutto diverso.” Sarebbero stati i nostri tempi, senza messaggeri d’amore.

Nel 1970 Joseph Losey ha tratto una versione cinematografica dal libro di Hartley con gli attori Julie Christie e Alan Bates. Il film vinse la Palma d’Oro al festival di Cannes.

Leslie Hartley - Messaggero d'amore
Titolo originale: The Go-Between
pagg. 366, 19,50 € - edizioni Nutrimenti (Tusitala)
ISBN 9788865941164


L'autore


02 aprile 2012 Di Marilia Piccone

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