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Il posto di ognuno di Maurizio de Giovanni

“Ricciardi aveva un altro senso particolarmente sviluppato: l’olfatto. E quell’estate senza pioggia era per lui particolarmente dolorosa. L’odore di marcio che saliva dalle fogne e che veniva fuori dai vicoli era nauseante. Tutto quello che il sole faceva marcire e non veniva rimosso prendeva alla gola e permeava coi suoi miasmi la strada, ammorbando l’aria e togliendo il respiro.”

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Una nuova stagione per il commissario Luigi Alfredo Ricciardi.
Una nuova indagine per le vie di una città, Napoli, dove, negli anni ’30, tutti vivevano guardando le “cose altrui”, dove “nessuno avrebbe ammesso di aver visto” , dove i giornali e la radio tacevano una situazione terribile: “decine di bambini e anziani si ammalavano ogni giorno per carenza di igiene e morivano nelle case e negli ospedali”.


Il corpo senza vita di Adriana, seconda moglie del duca Musso di Camparino, viene trovato dalla governante il giorno dopo la festa di Santa Maria Regina, una tradizione nel “mese delle feste”.
Un foro, al centro della fronte della quarantenne dalla chiacchierata vita notturna, come porta di ingresso a un proiettile ed unico “indizio” evidente.


Per le vie semioscure dalle “serrande socchiuse”, con l’aiuto del fedelissimo brigadiere Raffaele Maione, Ricciardi  uomo misterioso, solitario “niente donne e nemmeno uomini”, mai una serata sbagliata, investiga la vita della duchessa “esibita da lei stessa senza pudori” attraverso le sue passioni violente e fugaci, le sue relazioni di “palazzo”.

Un palazzo abitato da un duca, immobilizzato a letto, ormai privo di vita perché “ un uomo muore nel momento stesso in cui non significa più niente per nessuno”; da Ettore, figlio trentenne avuto dal duca dal primo matrimonio, studioso celebre di filosofia, dalle amicizie intoccabili e da un’innata passione per i fiori il cui “colore e la consistenza sembrano quelli della carne, vellutati, cangianti”, la cui cura “deve essere quella che avresti per la carne della persona amata: devota, appassionata”; da una servitù apparentemente “ compiacente”.

Controllato a distanza dalla gerarchia fascista, ma lasciato libero come un cane sciolto, come sempre accompagnato dal suo “segreto” e ossessionato dalle voci delle vittime “il vero sacrificio da parte sua era questo: scegliere di prendersi addosso tutto il dolore, lasciare che l’ultimo terribile fremito di vita che se ne andava gli rotolasse incontro e lo attraversasse come una nebbia insanguinata”, il commissario, “apprendista” dei sentimenti ma non delle indagini dell’animo umano, trova l’anello mancante della catena.

Una catena spezzata dal peccato, “ ferita” che  lascia “una cicatrice e una debolezza: sarà commesso ancora e ancora” e  “ancora di salvezza” delle vittime e degli assassini, quando il mondo diventa troppo estraneo anche per loro, perché ognuno ha un posto dove andare e da occupare, perché “questo è il miracolo, la vita che si moltiplica, che si divide in mille parti. Ognuno al suo posto, ognuno a fare la sua parte.”
 


Maurizio de Giovanni - Il posto di ognuno
416 pag., € 14,00 - Fandango
ISBN 978-88-604-4124-9



L'autore



11 gennaio 2010 Di Claudia Caramaschi

Il posto di ognuno. L'estate del commissario Ricciardi

Napoli 1931. Le stagioni si susseguono incuranti del sangue e della morte e la città si prepara ad affrontare il caldo torrido dell'estate. Luigi Alfredo Ricciardi, commissario in forza alla Regia Questura di Napoli, affronta un nuovo caso di omicidio insieme all'inseparabile brigadiere Maione. Ricciardi è un commissario fuori dal comune, un solitario, uno che non ama eseguire gli ordini che gli vengono impartiti e di solito fa di testa sua. Non è ben visto dalla gerarchia fascista che lo controlla a distanza ma lo lascia lavorare, perché stranamente i casi li risolve tutti. In molti cominciano a sospettare che Ricciardi abbia un segreto, si dice parli direttamente con il Diavolo. In realtà Ricciardi si limita ad ascoltare le ultime parole dei morti: più che un dono, una condanna. L'estate del commissario Ricciardi vedrà la morte della bellissima duchessa di Camparino, una donna misteriosa dalla chiacchierata vita notturna. Anche stavolta saranno le ultime parole pronunciate dalla vittima a far partire l'indagine che condurrà il commissario, e noi lettori insieme a lui, a scoprire una Napoli riarsa e poco conosciuta, abitata da personaggi inquietanti che tenteranno di ostacolare il suo lavoro.

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