Le recensioni di Wuz.it

Astrologia per intellettuali di Marco Pesatori

I segni zodiacali raccontati da artisti, scrittori, filosofi, musicisti e poeti

""Il Sagittario è uno Scorpione finalmente uscito dal sottosuolo. È stato troppo a lunga là sotto a torturarsi. Non c'è più bisogno di pensare contorto, di lottare come una furia con se stessi, è finito il tempo della separazione, della frattura lancinante, dell'inadeguatezza. L'energia compressa si libera in modo poderoso. Tutto diventa chiaro. L'uomo può credere in se stesso. Un sé completo, a cui non manca niente.""

Nelle pagine di Wuz:
L'oroscopo 2009. Amore, salute, lavoro, come sarà l'anno nuovo? ecco i pronostici di Paolo Fox
Sirio: Sono stata la prima astrologa in italia a parlare della sessualità
Introduzione all'astrologia e decifrazione dello Zodiaco di Lisa Morpurgo



Proprio perché Sagittario, per un certo narcisismo, esaltata dalla descrizione che Posatori fa del segno, ho scelto di porre come Sommario una frase che riguarda tutti coloro che, nati tra novembre e dicembre, possono  sentirsi gratificati dalle parole dell'autore. Ma questo che stiamo proponendo non è il tradizionale testo di astrologia che viene ansiosamente consultato ad ogni passaggio di anno, è qualcosa di più... Per suffragare le analisi fatte sul carattere dei nativi dei vari segni zodiacali, Pesatori infatti è partito, oltre che dalle sue competenze, da artisti, scrittori, filosofi, musicisti, poeti e dalle loro opere, mettendo in luce quanto queste corrispondano alle caratteristiche generali del segno di appartenenza. Vediamo ora ad una ad una queste testimonianze.



L'Ariete è il primo segno analizzato: è calore bollente, luce, grande energia in movimento. Non sta a tergiversare, a farsi rodere dal dubbio, è cuore, coraggio e passione. Chi interpreta al meglio queste caratteristiche? Sicuramente Isidore Ducasse di Lautréaumont: l'Ariete come puro Es che vuole liberare la grande rabbia contro i mali della vita. E poi Baudelaire in cui è passione. I grandi della poetica beat, Corso, Ferlinghetti... Ma non mancano filosofi e psicoanalisti: Jacques Lacan, Wilhelm Reich ed Erich Fromm. Segno prevalentemente maschile trasforma le donne in amazzoni: ed ecco Karen Blixen.     


Il Toro è un Ariete che ha imparato la lezione. Non vuole commettere errori ed è sul terreno pratico che meglio sa agire. ""È una delle intelligenze più solide e produttive dell'intero Zodiaco"". Ma la riflessione non deve essere fine a se stessa: Karl Marx, è il primo esempio citato, Sigmund Freud il secondo. Machiavelli, Kant, Satie e, tra i contemporanei, Charles Mingus, Demetrio Stratos... poi, non sembri irriverente rispetto ai nomi citati, Davide Van de Sfroos: ecco alcuni ""Toro tipo"" 



""Sa che nella dolce e comoda valle del materno, dove è tutto placido e prevedibile, si muore di noia, non si respira, non si può rimanere. Senza  pensare a quello che trova, senza preoccuparsi dei rischi e dei pericoli il giovane Gemelli - puer aeternus dello Zodiaco- un po' ingenuamente si mette in movimento."" Eterno adolescente, cerca conferme della propria identità nel modo più libero possibile. Diffidando del mondo, è lui spesso inaffidabile ma in modo ingenuo. Un'intelligenza che non si ferma mai, un cuore vivo, pulsante... Ecco alcuni illustri Gemelli: Bob Dylan, Walt Whitman, Allen Ginsberg, la Yourcenair, Marilyn Monroe, Miles Davis, Carver, Céline, Thomas Mann... e il più grande di tutti i tempi, Dante Alighieri.



Non vuole sprecare energie, vuole tornare al materno dopo la fuga del Gemelli, non vuole arrovellarsi, non vuole tormentarsi, vuole solo tranquillità, vuole dormire, anche se il sonno non è tranquillo. Così Pesatori ci presenta il Cancro e subito porta la testimonianza di Marcel Proust. Segno femminile, Franz Kafka è un illustre esempio della fragilità che provoca nel maschio. E ancor più Giacomo Leopardi. Il superamento del materno verso un equilibrio nuovo è in Herman Hesse elemento importante. La donna del Cancro è dolcissima, ricettiva, con un baricentro più solido di quanto faccia apparire: Oriana Fallaci, sensibile e grintosa ne è un bell'esempio. Ecco altri nomi importanti: Petrarca, Rousseau, Hemingway.



L'Io del Leone non deve riferirsi a nessun altro se non a se stesso, autonomo, indipendente, non vuole avere nessuno sopra la sua testa. Non sopporta la critica, non vuole in nessun modo essere ""misurato"", è ambizioso, vanitoso e per questo talvolta solo. Individualista, conta su forza e coraggio anche temerari. Segno maschile, si cita come prototipo Carl Gustav Jung. Eroe solare il Leone ""tiene la scena"": ed ecco Mick Jagger! L'onnipotenza frustrata può avere risvolti tragici, le vite di Guido Morselli o di Dino Campana ne sono un esempio. Declinato al femminile è passione: Sibilla Aleramo.



La Vergine: difesa estrema di fronte alle emozioni e alla sofferenza. Tutto ha una fine, tutto è destinato a tramontare: realismo e amara consapevolezza. La prima personalità con cui viene presentato il segno è ""Luis Borges e la misura. Del tempo e delle cose"". Talvolta la Vergine cade nell'illusione e per evitare il senso di inadeguatezza si costruisce modelli perfetti, ed ecco Goethe. Impossibile essere ""leggeri"" con quel senso del limite! Hegel, la logica estrema e il ruolo dell'intelletto cercano di dare risposte lucide ai possibili dubbi, uguale volontà in Adorno. La centralità del lavoro è espressa dall'attivismo di John Cage. Tutto deve avere un suo ordine, anche il delitto (Agatha Christie), la vita va conservata con ogni mezzo (Mary Shelley). La Vergine si mette in gabbia ma lotta per uscirne: Van Morrison e la sua vicenda umana...



Equilibrio assoluto ed elegante, segno della bellezza, siamo giunti alla Bilancia. Un Io silenzioso che sa guardare fuori da sé, non nega la vita e si incanta davanti al meraviglioso. Sa di non aver raggiunto la perfezione, ha senso critico e grande controllo. Eugenio Montale: un'estetica che coglie l'essenza del segno. L'ideale della forma è ricerca, è ""ricerca della sintesi"": Nietzsche è aspirazione alla forma perfetta. Ma Bilancia è anche leggerezza, difficile equilibrio tra consapevolezza, legge e dovere (Italo Calvino), amore e desiderio (Arthur Rimabud), eleganza (Oscar Wilde). Amore nelle sue varie espressioni: John Lennon e Gandhi; impegno sociale: Doris Lessing.



Scendiamo nel sottosuolo, e nei suoi tormenti. La vita corre underground: è lo Scorpione. ""Fa paura agli altri e a se stesso. Soprattutto a se stesso"". Non sa capire chi non vive il suo stesso tormento, è sempre pronto alla provocazione e alla sfida. Quando è in fase ombrosa va perciò ""lasciato nel suo brodo"" e il suo interlocutore non deve farsi abbattere. Il suo cervello funziona fin troppo, spesso in bilico tra sadismo e masochismo. Dostoevskij e il suo sottosuolo, Agostino... Perduta nei gorghi è Sylvia Plath, spesa nell'impegno Nadine Gordimer. Quale migliore simbolo del Vampiro di Bram Stoker o del Dottor Jekyll e mister Hyde di Stevenson? Penetra il linguaggio, scandagliandolo: Antonio Porta e Carlo Emilio Gadda. È pazzia (Erasmo), solo graffiante comicità, Roberto Benigni. Troppi i nomi illustri di questo segno: da Camus, a Pound, a Paracelso.



Qualche parola ancora sul Sagittario: ""La felicità è fuori e dentro, perché fuori e dentro sono la medesima sostanza... La prova della propria identià la trova in se stesso... È rapidità, potenza, carica vitale, vitalismo che spazza via ogni ostacolo e dall'Altro non si fa confondere"". Però la sua apertura al mondo e la sua ingenuità quando vengono tradite lo fanno stare male per un po'... subito dopo riprende la corsa, al galoppo... Esempi: Spinoza e il suo vitalismo; Frank Zappa oltre ogni limite; William Blake e l'innocenza; Gustave Flaubert e il movimento. Le donne: Tina Turner, Louisa May Alcott, Jane Austen. Il viaggio, l'avventura: Swift e Conrad  



Pragmatico realismo è la parola d'ordine: ecco il Capricorno. La sua intelligenza pratica, costruttiva non ama astrattismi. Duro di carattere come una roccia, di una fermezza radicale, vorrebbe eliminare l'emotività, conscio che la vita è dura non vuole dire grazie a nessuno: l'autonomia prima di tutto. Cocciuto e inamovibile, ma in modo critico, meditativo, serio, rigoroso. Ecco così Newton, Keplero... L'anti-edipo di Deleuze... Punto di riferimento degli altri non accetta di essere diretto da nessuno. Ed ecco Guy Debord, i moderni filosofi francesi, artisti come David Bowie e Chet Baker, amazzoni come Simone de Beauvoir e Patti Smith.



Per l'Acquario l'Altro è incontro, dialogo e il movimento è rifiuto di ciò che si ripete, timore della noia e ripropone il tema dell'avventura e dell'esplorazione del Sagittario. Ma è anche rifiuto del potere per le responsabilità che comporta. È aria che si disperde in mille direzioni. Ecco perciò Lewis Carroll e la sua Alice, Virginia Woolf e Gertrude Stein, James Joyce e la sperimentazione, William Burroughs e l'esperienza senza limiti, la ricerca ""oltre"" di Darwin e Galileo, Mozart genio e sregolatezza, Arbasino e Raboni il vuoto dietro le forme, Lou Salomè e la libertà... 



Il paese delle meraviglie nei Pesci è la regola. Il suo luogo è l'inconscio, la verà realtà è l'inesprimibile, quando sembra presente in realtà è altrove. È un luogo dell'anima, è l'azione senza fine, è il percorrere un territorio infinito... Jack Kerouac e i percorsi dell'esistenza, l'emozione e la passione; Michel Houellebecq e l'isola impossibile; Pasolini e la vita come sacrificio ""piacere e vocazione del farsi mettere in croce"", il romanticismo di Liala, l'erotismo di Anaïs Nin, il clamore di D'Annunzio, la realtà che non esiste in Shopenhauer, l'ironia e la disperazione in Flaiano, Queneau, Busi, Manzoni...


Vi siete riconosciuti? Credo di sì, in ogni caso, nel bene o nel male, tutti si è in ottima compagnia!

Marco Pesatori - Astrologia per intellettuali
475 pag., 18,00 € - Neri Pozza (Boom)
ISBN 978-88-545-0309-0


L'autore




29 dicembre 2008 Di Grazia Casagrande

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