Le recensioni di Wuz.it

Una scomoda verità

Un film di Davis Guggenheim con Al Gore


L'umanità è seduta su una bomba a orologeria. Se la maggior parte degli scienziati del mondo ha ragione, ci restano dieci anni per evitare una catastrofe che potrebbe innescare una spirale distruttiva nell'intero sistema climatico del pianeta, con condizioni meteorologiche estreme, alluvioni, siccità, epidemie e ondate di caldo letali mai registrate prima: e saremo noi la causa della catastrofe...

Il dibattito è finito da tempo e la verità anche se scomoda va detta: l’effetto serra sta avendo effetti devastanti e in un futuro molto vicino se non agiremo subito saremo testimoni di un cataclisma di proporzioni epiche. Il genere umano rischia l'estinzione … Questa verità è scomoda ma porta con sé l'imperativo morale al cambiamento. Un cambiamento che deve partire dal singolo individuo. Solo gonfiare al punto giusto le gomme dell'auto può ridurre le emissioni, così come utilizzare lampadine a basso consumo, utilizzare l'auto solo quando necessario, piantare un albero, acquistare veicoli ibridi, utilizzare l'aria condizionata solo quando necessario, spegnere sempre gli apparecchi elettronici e altri mille piccoli accorgimenti.
(Al Gore).


È stato vicepresidente degli Stati Uniti con Bill Clinton, lui stesso ha sfiorato la presidenza, ma Al Gore oggi è ora ricordato in tutto il mondo principalmente per il suo impegno ambientalista, impegno che gli è valso il più alto riconoscimento possibile: il Premio Nobel per la Pace, conferitogli il 12 ottobre 2007
Con questa motivazione: «... per gli sforzi per costruire e diffondere una conoscenza maggiore sui cambiamenti climatici provocati dall'uomo e per porre le basi per le misure necessarie a contrastare tali cambiamenti».
Con lui è stato premiato anche il Gruppo intergovernativo di esperti sui cambiamenti climatici dell'ONU.


La data scelta per la proclamazione del Nobel non è stata per nulla casuale: corrisponde infatti al Columbus Day, cioè all’anniversario dell’approdo di Cristoforo Colombo sul suolo americano.


Il documentario Una scomoda verità (An Inconvenient Truth) che lo vede incontrastato protagonista, è stato da Gore fortemente voluto e la diffusione del messaggio contenuto nel film è diventata per lui una vera e propria missione.
È indispensabile agire, sottolinea, e farlo in fretta, per salvare il mondo dall’autodistruzione.
La sua attenzione ai problemi del pianeta non è certo recente, e quindi l’accusa di un uso “strumentale” di questo tema coinvolgente è del tutto impropria. Nel 1992 infatti aveva pubblicato Earth in the Balance: Ecology and the Human Spirit(ripubblicato un anno fa) che affronta proprio questa problematica, libro su cui si fondano in realtà sia il documentario che le lezioni che Gore ha tenuto praticamente in tutto il mondo. 


Il riscaldamento termico dell’atmosfera (global warming) causato dall'accumulo di biossido di carbonio (CO2) dovuto all'uso dei combustibili fossili sarà causa, sottolinea Gore e l’équipe di esperti, di indescrivibili catastrofi.
Le argomentazioni sono accompagnate da immagini davvero spettacolari (oltre che terrificanti), ora disponibili sul sito "An inconvenient Truth".


Ecco alcune sciagure, già provocate, e l’indicazione di altre che, nel caso l’uomo non si decida a cambiare direzione, si verificheranno:

- L’accumulo di CO2 sarebbe responsabile del raddoppio degli uragani di classe "4" e "5", quelli catastrofici e devastanti, nell'ultimo trentennio, di cui Katrina che distrusse New Orleans il 26 agosto 2005, è solo un esempio del "fuoriscala" imminente anche in Europa e in Italia. 

- In Colombia, la zanzara responsabile della malaria avrebbe raggiunto nelle Ande quote superiori ai 2000 metri, divenendo stanziale in aree prima indenni.

- Il distacco dei ghiacci dalle coste groenlandesi sarebbe raddoppiato in dieci anni. La ritirata dei ghiacciai è mostrata attraverso una serie di foto scattate in anni diversi.

- 279 specie vegetali e animali sarebbero scomparse dalle aree polari.

- In 25 anni potrebbero raddoppiare i morti per la calura (300 mila l'anno), le ondate di caldo torrido potrebbero essere sempre più frequenti e intense e accompagnate da siccità e incendi vastissimi.

- Il livello del mare potrebbe salire mediamente di oltre sei metri per lo scioglimento dei ghiacci del Nord e dell'Antarico, inghiottendosi, per esempio, tre quarti della Florida, la pianura del fiume Gange e la regione di Shanghai. L'innalzamento delle acque oceaniche di circa 6 metri costringerebbe così oltre 100 milioni di persone ad abbandonare la propria terra.

- Nel 2050, in estate, l'Oceano Artico potrebbe essere sgombro di ghiacci. Un milione di specie sarebbero a rischio estinzione, senza contare la fine della Corrente del Golfo che, attraverso l'Atlantico, lambisce le coste irlandesi. Per la Gran Bretagna e l'Europa settentrionale, si ripiomberebbe nell'era glaciale!

- Uno studio condotto da ricercatori dell'università di Berna dell'istituto di Fisica e il European Project for Ice Coring in Antarctica mostrano i dati raccolti nei ghiacci dell'Antartide che rivelano come le concentrazioni di anidride carbonica siano di gran lunga superiori a qualsiasi altro periodo negli ultimi 650.000 anni.

- Un sondaggio del 2004 su una serie di articoli di riviste scientifiche redatti tra il 1993 e il 2003. Il sondaggio sostiene che la quasi totalità degli articoli è d'accordo sulle origini umane del riscaldamento globale.

La serie di dati scientifici esposti da Gore sono inoppugnabili e sono presentati attraverso grafici, tabulati e previsioni sul nostro futuro e attraverso immagini che già indicano la deriva della situazione della Terra. E Gore lo fa illustrando a studenti e gruppi di cittadini documenti, grafici, disegni e impressionanti simulazioni futuristiche che mostrano la sparizione della calotta glaciale dell'Antartico.


Questa è la scomoda verità che il documentario, attraverso le parole di Al Gore, ci presenta. Scomoda a molti, ai governi, e a quello americano prima di tutto; scomoda a tutti coloro che non si rendono conto che lo sviluppo, così com’è stato concepito fino ad ora, non può essere infinito.
Gore, che ha partecipato ai negoziati per il protocollo di Kyoto, sembra essere uno dei pochi americani ad aver capito con chiarezza la drammaticità della situazione


Ma siamo ancora in tempo, e come è possibile affrontare il riscaldamento globale del pianeta?

Per prima cosa non bisogna assolutamente perdere tempo. In secondo luogo è indispensabile lo sviluppo di energie alternative: eolicche, solari, termonucleari, e l'abbandono dei combustibili fossili tradizionali.
Al Gore sostiene che lo sviluppo economico debba sempre essere collegato al benessere della popolazione, mostrando ad esempio il cattivo andamento di General Motors rispetto a Toyota in relazione al diverso atteggiamento dei corrispondenti paesi verso il protocollo di Kyoto.
Il documentario si conclude con Gore che osserva come gli effetti del riscaldamento globale possano essere scongiurati attraverso una cooperazione a livello globale e una serie di comportamenti e di abitudini quotidiane dei singoli individui per ridurre le emissioni di anidride carbonica nell'atmosfera.


Consapevoli del peso dell’informazione (e critico nei confronti dei mass media spesso pilotati da lobby, in particolare da quella del petrolio, e dalle scelte politiche) Al Gore e la moglie hanno devoluto il 100% di tutti i profitti del film e del libro a una campagna di sensibilizzazione sul riscaldamento globale e sui problemi ambientali. E anche la Paramount Pictures si è impegnata a devolvere il 5% degli incassi dei propri cinema al gruppo indipendente Alliance for Climate Protection, per la sensibilizzazione attorno alle problematiche ambientali e al riscaldamento globale.

Regista di Una scomoda verità è Davis Guggenheim (regista di alcuni episodi delle serie tv NYPD Blue e E.R. e del lungometraggio Gossip) e lo stile è chiaramente ispirato ai documentari di denuncia di Michael Moore. Guggenheim non sembra interessarsi particolarmente alle qualità filmiche del documentario perché ha scelto semplicemente di riprendere Gore (che dimostra senso dello humour e una calda umanità) e le immagini che ne illustrano le parole, ma basa invece tutta la sua attenzione sulla personalità del protagonista e sul soggetto che egli affronta.


Grande l’accoglienza che il documentario ha avuto in tutto il mondo, tanto che il Dipartimento dell'Istruzione Britannica ha deciso che ogni scuola del Regno Unito riceverà una copia del film e in Spagna, dopo un incontro con Gore, il primo ministro José Luis Rodríguez Zapatero ha affermato che il governo renderà disponibile il documentario nelle scuole.
Il sostegno spagnolo alla campagna di Gore è anche dimostrato dal premio Principe delle Asturias per la cooperazione internazionale che gli è stato assegnato nel 2007.


La musica del film vincitrice dell'Oscar:
Una scomoda verità di Michael Brook


09 gennaio 2008 Di Grazia Casagrande

Una scomoda verità
Una scomoda verità Di Davis Guggenheim

Al Gore, candidato alla presidenza degli Stati Uniti nel 2000, illustra i preoccupanti cambiamenti climatici del nostro pianeta e il surriscaldamento globale.

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