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Non è un bel libro. Non lo rileggerei, non ne consiglierei l'acquisto. Tratta la stregoneria, intesa come l'acquisizione di capacità e di una vita agiata, come prezzo del vendere effettivamente la propria anima al male.Per fare in modo che le tredici "adepte" mantengano questa illusione vengono richiesti sacrifici umani regolarmente. Una di loro riesce ad allontanare la propria figlia, incinta, da questo paese fantasma ormai abitato e controllato solo dal male, ma, purtoppo,anni dopo, quest'ultima viene invitata a tornare in quanto la stessa madre risulta essere ricoverata in Ospedale (dove è l'unica degente) non in buone condizioni.... Fino a 3/4 del libro viene raccontato il rientro di Paula e della ragazzina Rowan ormai adolescente in Haven woods, con resoconti sul passato della prima in modo anche noioso e ripetitivo. Vengono raccontate in maniera superficiale e le storie dei personaggi secondari, solo le ultime 80 pagine del libro risultano essere meno noiose, se pur sempre poco gradevoli. Non riesco a trovare una definizione calzante come genere di romanzo, manca la capacità di rendere davvero orrendo e spaventoso qualche cosa come solo S. King sa fare,quindi non lo definirei horror, manca della suspance e descrizione accurata delle azioni che i personaggi compiono come solo M.Connelly sa fare, quindi non lo definirei thriller, tantomeno romanzo rosa!!! Finale scontato.
Sono rimasta soddisfatta dalla lettura di questo libro, è una storia abbastanza impegnativa, nel senso che la si deve leggere con mente attenta perché ci sono parecchi misteri da scoprire e subito non si riesce a capire quasi nulla di ciò che accade. La narrazione in terza persona cambia spesso punto di vista e inizialmente può sembrare che la trama sia ostica e ingarbugliata, ma poi, se si ha pazienza, tutto si sistema. Come tessere di un puzzle infatti, le nozioni che si riescono a recepire pagina dopo pagina sono prima molto poche e poi si intensificano finché piano piano non si riescono a incastrare le une nelle altre alla perfezione. Personalmente questo espediente narrativo mi è piaciuto molto perché ha fatto sì che la mia curiosità nei confronti del libro rimanesse sempre alta e non ho avuto proprio modo di annoiarmi. In più, le ultime cento pagine sono a dir poco adrenaliniche, da leggere tutte d'un fiato perché il concatenersi degli eventi è molto veloce e i colpi di scena e le sorprese non mancano! L'autrice ha saputo creare una storia adulta, con elementi paranormali e horror, ma vi è anche qualche piccolo accenno di romance che serve a stemperare la tensione e accontenterà le lettrici romantiche.
Le tredici è il titolo di un romanzo autoconclusivo che vede protagonista Paula e sua figlia Rowan costrette a tornare in quello che agli occhi degli altri è il posto ideale dove crescere una famiglia: bello, pulito, senza criminalità e dove tutti ottengono ciò che desiderano. Naturalmente tutto ha un prezzo ed in questo caso, per niente piacevole... Questo è il primo libro che leggo di quest'autrice l'ho trovato intrigante e pagina dopo pagina viene davvero voglia di dire: State Attenti!!! C'è anche da dire che qualche personaggio mi è sembrato davvero troppo ingenuo per i miei gusti e sto parlando del comportamento di Paula che andando a trovare sua madre in ospedale non si renda conto, nonostante le varie volte in cui c'è stata, che l'unica paziente è sua madre e l'unica persona che lavora è un'infermiera. Il dottore che dovrebbe avere in cura la madre non si sa chi sia e quando finalmente parla con lui a telefono non si fa nemmeno dire il nome e per finire è guardata a vista. Un po' troppo assurdo per i miei gusti. In compenso la figlia di dodici anni si è accorta che qualcosa non va. Per il resto la caratterizzazione dei personaggi non è male, scoprire il passato di ogni personaggio mi è piaciuto ed i punti di vista sono vari ma riguardano i personaggi chiave della vicenda. Altra cosa che mi è parsa un po' strana è la scelta dell'autrice di mettere i cani schierati con i "buoni" e i gatti schierati per il "male". Più che delle singole vite delle abitanti del quartiere, gran parte della storia gioca sul mistero legato alla causa degli strani avvenimenti che si verificano in questo "paradiso" senza indizi ricollegabili al paranormale. Un mistero che vedrà coinvolta Paula ma soprattutto sua figlia. Naturalmente non può mancare il risvolto romantico che vede coinvolta Paula ma resta un aspetto molto marginale. In questo romanzo l'autrice offre una visione spaventosa ed inquietante di un piccolo centro cittadino che non riguarda solo l'aspetto soprannaturale ma anche di quello che una persona sia disposta a sacrificare pur di ottenere quello che vuole. Scorrevole, con un buon ritmo e che ti tiene con il fiato sospeso
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