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Le sorgenti del male - Zygmunt Bauman - copertina
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Le sorgenti del male
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Le sorgenti del male - Zygmunt Bauman - copertina
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Descrizione


Che cos'è il male oggi? In che modo si può dire che le sue manifestazioni, le sue spinte, le sue modalità di aggredire il tessuto del mondo e delle persone che lo abitano si siano modificate? Zygmunt Bauman, uno dei più grandi pensatori viventi, già nel 1989, con "Modernità e olocausto", aveva riletto le atrocità del Terzo Reich sovvertendo l'opinione comune che si fosse trattato di un "incidente" della Storia e dimostrando che invece la "società dei giardinieri" illuministi (bene attenti a estirpare le "erbacce") aveva raggiunto con l'olocausto il suo risultato più esemplare. In questo libro Bauman compie un ulteriore decisivo passo avanti nell'identificazione del "male" ai giorni nostri. E lo fa con una ricognizione delle tesi fallaci che si erano affermate nel Novecento (dalla "personalità autoritaria" di Adorno alla "banalità del male" di Hannah Arendt) per mostrare poi, in un corpo a corpo con le opere di Jonathan Littell e di Günther Anders, che la presa di distanza dagli esiti dei nostri atti distruttivi (resa non solo possibile, ma obbligata, dalle mirabilia tecnologiche e dalla costrizione "diversamente morale" a non sprecare armi la cui produzione ha richiesto quantità esorbitanti di denaro) contribuisce a erodere la nostra sensibilità già gravemente indebolita, malcerta, afona.
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Dettagli

2013
14 febbraio 2013
112 p., Brossura
9788859002536

Valutazioni e recensioni

Valentina Costanzo
Recensioni: 5/5

Essendo un'appassionata di sociologia, ho deciso di leggere questo saggio di uno dei maggiori sociologi del nostro secolo Zygmunt Bauman. In questa opera l'autore si interroga su come e dove si scaturisce il male e su come si manifesta facendo riferimento a una delle più grandi stragi di tutti i tempi, l'Olocausto e prende in esame le famose teorie di Adorno sulla "personalità autoritaria" e di Hanna Arendt che scrive nella sua opera" La banalità del male". Il saggio risulta piuttosto breve nella lettura ma particolarmente approfondito, è diviso in diversi capitoletti composti da 2- 3 pagine ognuno. Si tratta di un saggio interessante e allo stesso tempo costruttivo. Aiuta davvero il lettore a riflettere e a pensare.

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Zygmunt Bauman

1925, Poznan

Fuggito dalla Polonia in seguito all'invasione nazista, Zygmunt Bauman (Poznan 1925 - Leeds, Regno Unito 2017) dopo la guerra ritorna in patria e si laurea in sociologia a Varsavia. La sua dissertazione sul socialismo britannico, che per prima gli diede notorietà, nacque dalla sua permanenza alla London School of Economics. Ottimo conoscitore di Gramsci e di Simmel, dapprima marxista ortodosso, gli venne tolta la cattedra all'università in tempo di epurazioni, cioè nel 1968. Insegnò per un certo periodo all'università di Tel Aviv e poi a quella di Leeds.È il creatore del concetto di società "liquida": l'incertezza dei tempi moderni trasforma i cittadini in consumatori, smantellando ogni certezza conduce a una vita liquida...

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