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Anno edizione: 2016
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bello
Non mi piacciono i racconti a tema e questo lo è, la costruzione è cervellotica; in più, tocca sorbirci tutta la spiegazione del senso nella post fazione, e tutto è molto freddo. "La verità vi prego sull'amore"... io qui non la ho trovata, nonostante le pretese. Anna Arendt ha detto che a suo parere questo è uno dei più bei racconti sull'amore: mi spaventa un po' essere così in disaccordo con lei, ma tant'è. Anche la scrittura, o la traduzione, è complessa ed antiquata. Insomma non mi è piaciuto anche se è indubbio che non è un testo trascurabile come anche il suo autore. Probabilmente anche l'aura di misoginia o almeno la scarsa conoscenza dell'animo femminile, insieme alla pretesa di descriverlo mi hanno influenzato. Leggetelo ma io non ve lo consiglio!
Penso che sia quasi impossibile esprimere un giudizio completo su questo bellissimo racconto di Broch senza aver letto Gli incolpevoli, da cui è tratto. Nondimeno importantissimo penso sia il giudizio lusinghiero della Hannah Arendt che lo definisce “una delle più grandi storie d’amore..”. infatti lo è. Quello che emerge maggiormente e penso si debba evidenziare è la grande forza vitalistica che Zerlina incarna e che le permette non solo di esprimere “l’amore”, il suo più grande sentimento, impossibile da esternare, ma soprattutto la superiorità nei confronti della società impietosa che la circonda e soprattutto della padrona, la baronessa. E diventa quasi una “dea ex machina” che ridisegna tutta la realtà circondante. Con la sua forza erotica, istintuale ella si riscatta ; Zerlina sembra ed è certamente impietosa ed implacabile ma con il fuoco della sua passione, con il groviglio delle sue contraddizioni, genera un autentico e concreto sentimento d’amore. L’atmosfera sembra quasi favolosa perché i rapporti con il mondo reale si sfilacciano spesso disegnando un contrasto di luci e ombre. Ma, come ho detto, questo racconto è solo una chicca tratta da un famoso testo, che andrebbe indubbiamente letto.
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