Il nome della rosa

Un libro che rasenta la perfezione, se non fosse (volutamente) troppo prolisso nella parte iniziale, infatti sembra quasi che l'autore, con le prime 200 pagine, voglia disincentivare il lettore a proseguire con la lettura. Per il resto nulla da dire, trama e sotto trame articolate e ben sviluppate con un ottimo finale. P.S.: ho trovato perfetta la caratterizzazione dei personaggi (specialmente Guglielmo) e i velo di mistero che aleggia nelle pagine del libro.

Un libro che sicuramente non può mancare nella lista dei libri letti almeno una volta nella vita... Una trama eccezionale degna del miglior giallo con continui indizi e colpi di scena ma che a volte sono un po danneggiati dal modo di scrivere davvero troppo prolisso di eco. Le prime 300 pagine danno un contorno di cui onestamente non c'era cosi bisogno, ma poi la seconda metà del libro prende via e arrivi alla fine che non te ne sei nemmeno accorto

I motivi per i quali leggerlo sono tanti. Architetture e paesaggi medievali vengono descritti in maniera straordinaria; la vita quotidiana di un'abbazia, i prestigiosi ordini monastici, i rapporti fra Papato e Impero, i processi inquisitori e le condanne degli eretici sono tutti elementi che richiamano l'appassionante storia del XIV secolo. Grande ricostruzione storica, un giallo ottimamente costruito e lunghe disgressioni filosofiche e religiose che all'inizio possono annoiare, e che non centrano con la trama vera e propria del giallo, ma che ricompensano la lettura nel prosieguo. Eco comunque rende un palese omaggio allo scrittore Conan Doyle, il papà di Sherlock Holmes. Le capacità deduttive e la sete di conoscenza di frate Guglielmo riprendono, o per meglio esaltano gli aspetti migliori del famoso detective; mentre il giovane Adso è ricalcato sulla figura del fido dott. Watson: ottuso e poco attento, nonostante il desiderio di apprendere e, ovviamente, pronto all'azione. Un grande libro, una grande lettura per tutti gli appassionati lettori di romanzi storici sullo sfondo di un'epoca come il Medioevo, che uno scrittore di grande intelligenza e cultura come Eco ci fa vivere ed emozionare.