Il fondamentalista riluttante

Bello stile di scrittura e tecnicamente ben strutturato, tuttavia molto superficiale nei temi trattati ! Non va a fondo e non scava. Poteva essere ma non ci arriva. Uno sguardo all'11 settembre con gli occhi di Changez, un ragazzo Pakistano ben integrato negli Stati Uniti. In prossimità di quel giorno, nella sua mente si apre un cambiamento ma quello che poteva essere una visione interessante con gli occhi del protagonista non arriva mai.

Un libro di appena centrotrenta pagine, che si legge in un giorno, se non di meno, apparentemente povero di contenuti, ma chi lo ha letto sa che non è così, naturalmente. Si tratta di un lungo monologo che fa inevitabilmente riflettere, tecnicamente strutturato benissimo, ben contestualizzato, ricco di flashback e dialoghi pensati ad hoc. Inoltre la scrittura l'ho trovata perfetta. Mohsin Hamid ha uno stile coinvolgente, che ti cattura sin dalla prima pagina. Consiglio assolutamente questo libro!

L'11 settembre è alle porte e qualcosa nella mente di Changez, un giovane di origini pakistane perfettamente integrato negli Stati Uniti, accade, travolgendo la sua vita. Questo libro è un viaggio interiore alla scoperta delle proprie radici, oltreché la messa in discussione di un modello culturale e sociale considerato, da Changez stesso, "Il migliore dei mondi possibili". Hamid, scrittore intelligente e cosmopolita, attraverso la finzione del romanzo, dà voce ai dubbi di un'intera generazione di giovani mediorientali.