Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Shopper rossa
Dati e Statistiche
Fuori di libri Post sulla Community Fuori di libri
Wishlist Salvato in 13 liste dei desideri
Nationality Letteratura: Italia
Il bacio del pane
Disponibilità immediata
6,00 €
6,00 €
Disp. immediata
Chiudi
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Libreria Koine
6,00 € + 4,70 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - Ottima condizione
IL PAPIRO
6,00 € + 7,00 € Spedizione
disponibile in 2 giorni lavorativi disponibile in 2 giorni lavorativi
Info
Usato Usato - In buone condizioni
ibs
11,40 € Spedizione gratuita
disponibile in 7 settimane Non disponibile
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
11,40 € Spedizione gratuita
disponibile in 7 settimane Non disponibile
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Libreria Koine
6,00 € + 4,70 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - Ottima condizione
IL PAPIRO
6,00 € + 7,00 € Spedizione
disponibile in 2 giorni lavorativi disponibile in 2 giorni lavorativi
Info
Usato Usato - In buone condizioni
Chiudi
Il bacio del pane - Carmine Abate - copertina
Chiudi

Promo attive (0)

Chiudi
bacio del pane

Descrizione


Il mare che si allontana, scintillante nella calura. La fiumara da risalire, gonfia di pietre luminose, i ruderi dei mulini, il bosco di lecci chiazzato del giallo delle ginestre e infine lo scroscio sempre più intenso: è così che Francesco e i suoi amici scoprono un'oasi di pace presso la cascata refrigerante del Giglietto, sopra il paese di Spillace, in Calabria. Il luglio è afoso, e i bagni nel laghetto, seguiti dai saporitissimi pranzi, sono il diversivo ideale per la piccola comitiva di ragazzi e ragazze nemmeno diciottenni, affamati di vita e di emozioni. Ma quel luogo incantevole cela un mistero: in uno dei mulini abbandonati Francesco e Marta incrociano gli occhi atterriti e insieme fieri di un vagabondo, che si comporta come un uomo braccato, cerca di allontanarli ed è addirittura armato. Ma la curiosità buona dei due ragazzi, gli sguardi leali scambiati nell'ombra, hanno la meglio: e presto l'uomo misterioso rivela qualcosa di sé, della ferita che lo ha condotto a nascondersi... Luglio, agosto, giorni in cui la vampa dell'estate si accompagna ai sapori dei fichi maturi, delle olive in salamoia, del pane preparato in casa con un rito affascinante, sul far del mattino. E poi settembre, l'estate che si va spegnendo, il ritorno alla scuola e alla vita usata, la maggiore età che si avvicina: e con essa la consapevolezza che l'incanto non è nulla senza il coraggio, senza l'impegno che ogni vita adulta richiede.
Leggi di più Leggi di meno

Dettagli

2013
27 agosto 2013
176 p., Brossura
9788804629276

Valutazioni e recensioni

AntonioP
Recensioni: 4/5

Edizione del 2019 presa su Libraccio.it. Forse non si può definire un capolavoro letterario ma il romanzo nel suo complesso non mi è dispiaciuto. Storia di amicizia, di ragazzi figli di migranti che trascorrono l'estate insieme in un paesino della Calabria e per caso vengono a contatto con una storia di ndrangheta. Non vuole essere un romanzo sulle mafie ma sui sentimenti che legano, in maniera diversa, i personaggi alle loro radici, segnate da distacchi e lontananze, per poi ritrovarsi ancora e scoprire quanto bisogno di calore umano ha ogni persona. Il fuggiasco, braccato dai malavitosi, è proprio dalla vicinanza dei ragazzi che trova il coraggio e la forza di tornare a Milano e affrontare i rischi del processo. È l'amore che scalda i cuori e dà il gusto alla vita, come il profumo del pane fatto in casa appena sfornato.

Leggi di più Leggi di meno
Renzo Montagnoli
Recensioni: 3/5

Dopo aver letto La collina del vento ed esserne rimasto francamente deluso, tanto che il mio giudizio critico scritto nell’occasione è in pratica una mezza stroncatura, ho voluto tuttavia approfondire la conoscenza del suo autore, al fine di verificare se quel lavoro, pur vincitore di un Campiello, fosse stato un fenomeno episodico. Mi ero rammentato infatti che per un altro narratore fra i miei preferiti, Mauro Corona, ero rimasto piuttosto insoddisfatto di un suo romanzo, finalista fra l’altro al Campiello dello scorso anno, un’opera che oserei definire illeggibile, perché La voce degli uomini freddi altri non è se non una noiosa litania di un concetto indubbiamente valido, cioè quella necessità di vivere in accordo con la natura che è da sempre nelle corde dell’autore ertano e pure nelle mie. Mi sono detto allora che il mio giudizio sul romanzo di Abate non doveva diventare un giudizio su chi l’ha scritta, vale a dire che non dovevo effettuare una ingiusta generalizzazione, e per far questo era ovviamente necessario che leggessi almeno un altro lavoro di questo romanziere calabrese. La mia scelta è caduta su Il bacio del pane ed è stata determinata dagli entusiastici commenti presenti su Internet Book Shop. L’ho reperito nel mio circuito bibliotecario e l’ho letto, ma anche questa volta non sono rimasto soddisfatto, poiché ho trovato alcuni elementi che considero non positivi, primo fra tutti che Abate continua imperterrito a dividere l’umanità fra buoni e cattivi, o meglio ancora i suoi personaggi o sono tutti buoni o sono tutti cattivi. Certo ci sono i profumi della sua terra, un’accurata descrizione della natura, ma è un ambiente che sembra ricostruito come il teatro di posa di una pellicola, cioè manca di quella spontaneità che si ritrova in Mauro Corona e in Mario Rigoni Stern che non solo raccontano quello che vedono con gli occhi, attraverso il filtro del cuore, ma che anche sono capaci di proporre sensazioni ed emozioni con una misurata partecipazione. Inoltre i contenuti delle loro opere non sono nemmeno paragonabili a La collina del vento e a Il bacio del pane, questi ultimi prodotti ben confezionati, non c’è che dire, ma con ben poca sostanza. In particolare in questo libro di cui sto scrivendo c’è una gioventù un po’ di maniera, ben delineata, ma manca di realtà in una storia tutto sommato piccola piccola, con un alone di mistero ben presto svelato e addirittura infilandoci la malavita organizzata calabrese. Sarebbe potuto anche andar bene, ma il tutto sembra posticcio, messo lì come tante belle statuine di un presepe e con una dose assai bassa di attendibilità. Certo ci sono giovani che si amano, bisticci di fidanzati, un modesto velato erotismo e perfino il lieto fine che non guasta mai, ma si è persa l’occasione per scrivere dell’endemico problema della Calabria, di quelle cosche malavitose che la impoveriscono e rendono la vita non facile ai suoi abitanti; questo tema della criminalità che strangola quella regione è stato appena accennato e sembra messo lì per cercare di dare almeno un accenno di brivido a chi legge. Mi sono chiesto a un certo punto: ma di fronte alla vicenda di un uomo braccato dalla ndrangheta com’è possibile che nel paese teatro del romanzo non se ne avverta la presenza? Non ho saputo darmi subito una risposta, tanto più che l’autore è un figlio di quella terra, di cui si limita a ricordare per lo più stereotipi, ma poi è arrivata quasi all’improvviso: lo scopo è stato di confezionare un libro in cui offrire ai lettori tutto ciò che desiderano e cioè un’ambientazione quasi esotica, una storia d’amore, un po’ di suspense con un uomo che fugge dalla delinquenza organizzata e, immancabile, ciliegina sulla torta, un lieto fine. Il bacio del pane è un libro furbo, ma secondo i miei metri di giudizio non può dare di più che far trascorrere qualche ora spensierata.

Leggi di più Leggi di meno
Chiudi

Recensioni

3,5/5
Recensioni: 4/5
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(0)
4
(1)
3
(1)
2
(0)
1
(0)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Conosci l'autore

Carmine Abate

1954, Carfizzi (KR)

Carmine Abate è di origine albanese ma è nato in un paese calabrese  Ora vive tra la Germania, il Trentino e la regione d'origine. Ha esordito come narratore nel 1991 con II ballo tondo, che è stato tradotto anche in Germania e in Albania. Ripubblicato nel 2000 da Fazi, ha vinto il premio Arge-Alp. Nel 1999 con La moto di Scanderbeg ha avuto un grande successo di critica e di pubblico, al quale sono seguiti altri romanzi, Tra due mari (Mondadori, 2002), La festa del ritorno, (Mondadori, 2004, finalista al Premio Campiello), II mosaico del tempo grande (Mondadori, 2005), Vivere per addizione e altri viaggi (Mondadori, 2008), Gli anni veloci (Mondadori, 2009), La collina del vento (Mondadori, 2012), Il bacio del pane (Mondadori, 2013), Il banchetto di...

Chiudi
Aggiunto

L'articolo è stato aggiunto al carrello

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi

Inserisci la tua mail

Chiudi

Chiudi

Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.

Chiudi

Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore