Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Shopper rossa
L' amore è sopravvalutato - Brigitte Giraud - copertina
L' amore è sopravvalutato - Brigitte Giraud - 2
L' amore è sopravvalutato - Brigitte Giraud - 3
L' amore è sopravvalutato - Brigitte Giraud - copertina
L' amore è sopravvalutato - Brigitte Giraud - 2
L' amore è sopravvalutato - Brigitte Giraud - 3
Dati e Statistiche
Fuori di libri Post sulla Community Fuori di libri
Wishlist Salvato in 12 liste dei desideri
L' amore è sopravvalutato
Attualmente non disponibile
7,12 €
-5% 7,50 €
7,12 € 7,50 € -5%
Attualmente non disp.
Chiudi
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
7,12 € Spedizione gratuita
disponibile in 7 settimane Non disponibile
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
7,12 € Spedizione gratuita
disponibile in 7 settimane Non disponibile
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Chiudi

Tutti i formati ed edizioni

Nome prodotto
7,12 €
Chiudi
L' amore è sopravvalutato - Brigitte Giraud - copertina
L' amore è sopravvalutato - Brigitte Giraud - 2
L' amore è sopravvalutato - Brigitte Giraud - 3

Descrizione


Una donna non sa come dire al proprio uomo che ha smesso di amarlo senza una ragione, tanto che ormai anche la sua semplice presenza le risulta molesta; una mamma, all'improvviso e inspiegabilmente, abbandona il marito e, con lui, la figlia, lasciando dietro di sé un annichilito senso di solitudine e smarrimento; una ragazza si illude di poter ricominciare ad amare soltanto perché ne ha una voglia infinita e impacciata. Amore, cui fanno da contrappunto dolore, morte, assenza, solitudine, violenza, in undici racconti, undici storie minime ma immense nella loro capacità di ritrarre la vita comune, talvolta banale, dei sentimenti. Brigitte Giraud analizza e disseziona con un linguaggio ruvido e quasi scontroso le umanissime reazioni di chi perde l'amore; i piccoli ed enormi gesti compiuti per colmare il vuoto di una quotidianità dolorosa e inquieta; il senso di desolazione che nasce dal timore dell'inevitabile giudizio della gente.
Leggi di più Leggi di meno

Dettagli

2010
Tascabile
20 maggio 2010
89 p., Brossura
L'amour est très surestimé
9788860889287

Valutazioni e recensioni

Angelo Iavarone
Recensioni: 2/5

Penso che l'amore non sia per niente sopravvalutato, mentre questo romanzo lo è fin troppo. Il problema è che non è un brutto romanzo, è ben scritto, ha spunti interessanti. Ma è di un qualunquismo che rasenta il fastidio, il classico prodotto confezionato per strappare la lacrima facile, proponendo una filosofia così spicciola, che giusto acquirenti da bestseller pieni di <<cohelate>> potrebbero trovare interessante. Inconsistente. Inoltre, come si presenta? 80 paginette di brevi raccontini con impaginazione e margini da poesia, scritte con caratteri enormi e spaziatura al doppio del normale, il tutto stampato su porosa carta riciclata. Il risultato è che persino chi legge lentamente come me ci ha messo un giorno e mezzo per finirlo. Risulta essere quindi una truffa non solo per i sentimenti, ma anche per il portafoglio. Ecco nel dettaglio i racconti presenti: La fine della storia Questo è il racconto emblema di tutta questa antologia. Un accozzaglia di belle parole e banalità varie sulla classica fine di una storia, senza avere nessuna osservazione che sia originale. Termina persino con delle domande, classico specchietto per le allodole che funziona col lettore occasionale che si sentirà di aver letto chissà quali attente riflessioni. Per poi magari tornare a casa e non degnare di uno sguardo il partner. Comunque molte ovvietà, non sono così ovvie per tutti. Consiglio a tutte le nuove coppie di rifletterci comunque sopra. Meglio essere consapevoli subito certe cose. Perché la noia arriva per tutti, ma è quello il momento più importante, dove dimostrare il vero amore. L'entusiasmo iniziale è solo un grande inganno. L'estate dell'attesa Questo racconto può piacere esclusivamente a chi conosce e apprezza (ma deve apprezzare davvero molto) il gruppo rock francese Noir Désir, capitanati da Bertrand Cantat e la sua famosa fidanzata, l'attrice Marie Trintignant. Quindi magari è un racconto interessante se si è dei fan, ma per chi, come me, non conosce la storia in questione, si trova di fronte un racconto basato sulla violenza nella coppia. Tutta una nazione spera che la donna malmenata dall'ubriaco e drogato rocker esca dal coma, e fin qui ci siamo. Tutta la nazione spera che chi ha commesso la violenza se la passi bene, che riesca a dimenticare questo suo errorino, che loro rappresentano il simbolo dell'amore per tutti. Ma stiamo scherzando? Il giorno e la notte Non capisco il senso, ma non della storia, più che altro della personalità della donna, voce narrante. Più volte, la notte litiga col suo uomo, lei dice che vuole lasciarlo e lui, puntualmente, in quel momento fa finta di niente e si addormenta. Il giorno dopo lui sarà tutto dimentico di quanto accaduto e si metterà a parlare di imbiancare casa e altri lavoretti, mentre lei sarà sempre costantemente incazzata. Praticamente Casa Vianello, ma tutto assolutamente serioso. Vediamoci pure uno specchio di quelle coppie scoppiate che non hanno il coraggio di lasciarsi, probabilmente perché hanno dei figli. Dirlo ai bambini L'argomento, prima solo accennato, viene qui reso protagonista ed eccoci al dilemma su come presentare una separazione ai propri figli. Da domani i loro genitori vivranno in case diverse, che la loro vita diventerà divisa a metà, che questo li deluderà, ma li rafforzerà... e altre ovvietà sul genere. Di nuovo, un racconto per nulla brutto, anzi, tra i migliori, ma semplicemente scontato, composto di frasi fatte che trovano facilmente l'applauso. Già mi manchi Questo è l'evoluzione del racconto "Il giorno e la notte", solo che stavolta la donna ha il coraggio di mollare il marito. In questo caso il compagno è un famosissimo scrittore (anonimo) che ama talmente tanto fare reading in giro per il mondo, trascura la moglie anche durante quel weekend tanto atteso senza marmocchi intorno. Non reggono le motivazioni della donna, a un certo punto sembra arrampicarsi sugli specchi cercando motivazioni che sono anche un po' assurde: se tuo marito è un famosissimo scrittore, dovrà pur lavorare e presentare il romanzo. Suppongo, essendo il marito scrittore, che passerà anche periodi di scrittura in cui sarà a casa, quindi perché lamentarsi in questo modo per un weekend? Il posto giusto Qui abbiamo il primo racconto su una vedova, alle prese con i giudizi della gente, ma specialmente del padre con cui deve fare attenzione e non mostrarsi troppo felice per non essere accusata di aver dimenticato, né essere troppo triste per evitare pietismi. Sempre la stessa storia, non è brutto, solo che non lascia molto. L'abitudine Qui già c'è una storia "originale". Accadono migliaia di situazioni del genere ogni giorno nel mondo, ma proprio per questa normalità è carino leggere di come, semplicemente, ci si trova a realizzare un appuntamento tanto agognato che si scopre sbagliato, con una persona che capiamo non essere giusta ma ormai è troppo tardi e si trascina la serata fino alla ovvia conclusione, per poi non sentirsi più. Come al solito, i numeri uno per rovinare tutto sono sempre i maschi: a quale altro essere dotato di corteccia cranica può venire in mente, appena seduti a cena, di sottolineare che "non si è dei fan" di quello che la partner ha appena preparato con tanto amore? L'anno dei miei dieci anni Ancora una volta, argomento bambini/ragazzi psicologicamente messi alla prova a causa dei genitori che sono stanchi l'uno dell'altra. In questo racconto, nulla viene detto riguardo la relazione tra gli adulti, il tutto è visto attraverso il punto di vista della figlia di dieci anni. Non sarebbe neanche male solo che... abbiamo capito l'argomento, basta! Le vedove Se fosse un album musicale, questo sarebbe il singolo di lancio, suppongo sia il più citato tra i fan di questo romanzo. L'autrice trova un mix di osservazioni vincente e lo piazza in questo non-racconto, che è una raccolta di frasi a effetto, perfette per far sorridere amaramente all'inizio e far commuovere alla fine, il tutto a proposito delle vedove. Effetto emozionale talmente citofonato da essere paragonabile a certi motivati messaggi da blog. Gli oggetti Ecco il racconto colpevole di aver fatto ottenere una stellina in più al giudizio finale. Questo racconto, infido, ha superato le mie barriere sentimentali fatte di filtro anti-ovvietà, trascinandomi in un inferno già vissuto, quello di un amore sradicato a forza dal partner e punito inoltre con l'umiliazione di dover traslocare le proprie cose, i propri oggetti. Gli oggetti sono importanti e raccontano la propria storia. Lo so bene come ci si sente a finire in ginocchio a piangere perché le gambe sopportano il peso di tre valige addosso, ma non il peso dei ricordi. Il tutto mentre si scorrono le dita su libri, film visti insieme, che porteranno per sempre amarezza. E' atroce. A dire il vero, tutto questo nel racconto non succede, c'è più freddezza, è senz'altro stato enfatizzato dall'esperienza personale la commozione arrecata. E' infatti quasi una delusione vedere il comportamento del compagno della protagonista, ma anche quella è una sfaccettatura plausibile. Tra l'altro, mi ha fatto amaramente, molto amaramente, sorridere quando la protagonista sottolinea che non cadranno così in basso dal litigare su chi deve tenersi cosa, per chiudere la questione con dignità... beati loro, almeno non si sono presi anche pesanti insulti solo per aver preso un dvd in più per sbaglio. Il tempo è passato Qui si cerca di estirpare con le tenaglie la commozione di chi legge. Infatti non funziona, l'artificio è talmente palese che nonostante un finale a effetto lacrimuccia, lascia piuttosto indifferenti. La coppia anziana della storia, che ancora sa dirsi "ti amo", non solo è argomento già sfruttato, ma anche sfruttato molto molto meglio, come per esempio nel già citato romanzo "La fine dell'amore", dove una storia del genere riesce davvero a struggere, senza bisogno di far apparire un neon con su scritto [PIANGERE] come valesse un applauso.

Leggi di più Leggi di meno
Chiudi

Recensioni

2/5
Recensioni: 2/5
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(0)
4
(0)
3
(0)
2
(1)
1
(0)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Chiudi
Aggiunto

L'articolo è stato aggiunto al carrello

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi

Inserisci la tua mail

Chiudi

Chiudi

Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.

Chiudi

Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore